Il vertice tra i premier e vicepremier slitta alla mattina di giovedì ma il percorso della riforma della prescrizione subisce uno stop. Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha infatti scritto alle commissioni Affari costituzionali e Giustizia per spiegare che se intendono inserire nel ddl Anticorruzione anche la prescrizione dovranno riaprire i termini degli emendamenti su questo tema e prevedere nuovi audizioni se i parlamentari le chiederanno. Tradotto vuol dire che difficilmente il testo sarà – come previsto – alla Camera lunedì 12 novembre.
Il vertice giovedì alle 8 e 30 – E non per motivi politici ma procedurali. Anche sul fronte dell’intesa tra M5s e Lega, per la verità, non si registrano passi in avanti. Giovedì mattina alle otto e trenta Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini si siederanno attorno a un tavolo per cercare di trovare un accordo. All’incontro parteciperà anche il ministro della giustizia, Alfonso Bonafede, che ha sentito Salvini in serata e che fino oggi ha ribadito la volontà di bloccare la prescrizione dopo il primo grado di giudizio. Non sono entrati nei dettagli ma si sono detti ottimisti sulla possibilità di raggiungere un’intesa i due leader delle forze di governo. “Sono sicuro che sulla prescrizione raggiungeremo l’accordo migliore per gli italiani all’interno della legge anticorruzione. La riforma della prescrizione è nel contratto di governo”, dice Di Maio in diretta facebook. “La risolviamo velocemente questa diatriba, nessuno riuscirà a intristirmi in questa giornata”, ha ripetuto Salvini. Che però ha messo le mani avanti: “La riforma della giustizia è fondamentale. La prescrizione ne fa parte. C’è nel contratto la sua riforma, non verrà abolita. Vogliamo punire i furbetti che pagavano gli avvocati per tirare in lungo, ma non possiamo tenere neanche 60 milioni di italiani ostaggio per anni e anni in processi che si sa quando iniziano ma non quando finiscono”. Di Maio ha rilanciato: “La legge anticorruzione arriverà la settimana prossima alla Camera in Aula e quindi la settimana prossima potrebbe già finire il suo percorso alla Camera.Una delle norme che amano di più i furbetti è la prescrizione: in questi anni ha assicurato l’impunità a chi faceva frodi fiscali, a chi era in affari di corruzione ma anche in questione efferate come il padre che stupra la figlia, o nelle stragi come quella di Viareggio. E poi la compravendita dei senatori, quella di Silvio Berlusconi, che è stato prescritto 8 volte. Stiamo parlando di questa gente qui, questi amano la prescrizione”.
Fico: “Se Anticorruzione contiene prescrizione allungare tempi” – In realtà non è per niente detto che il ddl Anticorruzione arrivi alla Camera la settimana prossima. “Non ritengo necessario, in questa fase, sottoporre la questione alla Giunta per il regolamento”, è competenza della commissione la “definizione del perimetro dell’intervento normativo da esaminare nell’ambito di uno stesso procedimento, indicandone gli oggetti e la ratio complessiva”, ha scritto Fico ai presidenti delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia. Giulia Sarti e Giuseppe Brescia gli avevano chiesto al presidente della CAmera di convocare la giunta del regolamento per avere un parere sull’inclusione dell’emendamento che blocca la prescrizione nel ddl anticorruzione, ampliandone quindi il perimetro. “Ci sono dubbi sull’ammissibilità. Anche noi, evidentemente, abbiamo dei dubbi”, diceva il leghista Luca Paolini, componente della commissione Giustizia della Camera. Paolini e gli altri deputati del Carroccio che siedono nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia hanno avuto una breve riunione in giornata per discutere della vicenda. Poi in serata è arrivato il parere di Fico. “In merito alla specifica questione da Voi rappresentata -si legge nelle lettera del presidente della Camera -, osservo come alla Commissione in sede referente, in occasione dell’esame dei progetti di legge ad essa assegnati, sia affidata la definizione del perimetro della materia in oggetto in tale facoltà è da ritenersi certamente inclusa anche la possibilità di adottare una decisione espressa di definizione del perimetro dell’intervento normativo da esaminare nell’ambito di uno stesso procedimento, indicandone gli oggetti e la ratio complessiva. In tal senso si rinvengono diversi precedenti di ampliamento o di delimitazione dell’ambito dell’intervento normativo”. In pratica per il presidente della Camera è ammissibile inserire nel ddl Anticorruzione la riforma della prescrizione. E per farlo non occorre un parere della giunta per il regolamento. Ma – continua Fico – “a seguito dell’eventuale ridefinizione dell’intervento normativo, occorrerà indicare un nuovo e congruo termine per la presentazione degli emendamenti con riferimento al tema della prescrizione”.
Bonafede: “Così solo in Grecia” – Adesso quindi andranno in onda due trattative: una politica con l’incontro tra premier e vicepremier, e una tecnica, con le commissioni che dovranno decidere come muoversi. Il Movimento 5 stelle non sembra intenzionato a far passare l’Anticorruzione senza la prescrizione. Per il guardasigilli Alfonso Bonafede: “Il punto è che dopo il primo grado di giudizio lo Stato non può permettersi di dire che la giustizia scade. Abbiamo sempre detto che le persone che sbagliano pagano, affronteranno un processo che deve arrivare dall’inizio alla fine. Ci deve essere un principio fondamentale che quell’emendamento contiene: se ad esempio uno stupratore, inizia il processo, poi c’è il primo grado, non è immaginabile che magari arrivi una prescrizione al secondo grado o in Cassazione”. Il ministro della giustizia cita Piercamillo Davigo: “La prescrizione che esiste in quasi tutti paesi del mondo viene attuata, come in Italia, solo in Italia. Non è che si critica l’istituto della prescrizione però, così come viene applicata in Italia, esiste solo in Italia e in Grecia. Non è ammissibile. Gli altri paesi, quando gli raccontiamo come funziona la prescrizione da noi, scoppiano a ridere e questa cosa non è più accettabile. Sto cercando di portare avanti delle riforme della giustizia che permettano all’Italia di camminare a testa alta anche nelle sedi internazionali e ci stiamo riuscendo”.
Cassazione: “Modificare tutto il processo penale” – Chiedono una riforma complessiva del processo penale anche gli addetti ai lavori. “Il problema è di carattere generale e va affrontato in un’ottica di ripensamento del processo penale. Un problema che il Parlamento deve affrontare in modo organico”, dice il primo presidente della Cassazione, Giovanni Mammone, che difende la Suprema corte da lui guidata: “La prescrizione scatta soprattutto nel corso dei processi di merito: prescrizioni per ritardi in Cassazione non ce ne sono perché fissiamo i processi in tempi brevissimi”. “Concordo con chi ritiene che l’emendamento, che integra e rafforza l’intervento già fatto dal ministro Orlando, non è risolutivo“, dice il pg della Cassazione, Riccardo Fuzio. “La posizione espressa da singoli esponenti – aggiunge – della magistratura e dell’avvocatura va condivisa”, nel senso della necessità di “operare una riflessione totale sul processo penale: dall’avviso della notizia del reato, al pm sino alla fase di accesso in Cassazione”.
Chiede una riforma di tutto il processo penale anche Giuseppe Cascini, eletto da Area al Csm e presidente della Sesta Commissione di Palazzo dei marescialli, che sta elaborando un parere sul ddl Anticorruzione. “La magistratura – dice – ha sempre indicato la necessità di una riforma della prescrizione che ne eliminasse la impropria funzione di messa nel nulla dell’attività giudiziaria e di strumento che favorisce prassi dilatorie. E la riforma della prescrizione deve inserirsi in una compiuta riforma del sistema processuale che garantisca tempi ragionevoli di definizione dei procedimenti”. Lo stop della prescrizione dopo il primo grado – fa notare Cascini – “è il sistema vigente in tutto il mondo, ma da nessuna parte i processi durano tanto come in Italia”.
Politica
Prescrizione, i tempi si allungano. Fico: “Se è inserita in Anticorruzione nuovi termini per gli emendamenti”
Rinviato alla mattina di giovedì 8 novembre il vertice tra leader. "Troveremo un accordo", dicono entrambi i vicepremier. Intanto il presidente della Camera risponde a quelli delle Commissioni affari costituzionali e Giustizia della Camera, che avevano chiesto di convocare la Giunta del regolamento: "Se il perimetro del ddl viene ampliato, tempi congrui per l'esame"
Il vertice tra i premier e vicepremier slitta alla mattina di giovedì ma il percorso della riforma della prescrizione subisce uno stop. Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha infatti scritto alle commissioni Affari costituzionali e Giustizia per spiegare che se intendono inserire nel ddl Anticorruzione anche la prescrizione dovranno riaprire i termini degli emendamenti su questo tema e prevedere nuovi audizioni se i parlamentari le chiederanno. Tradotto vuol dire che difficilmente il testo sarà – come previsto – alla Camera lunedì 12 novembre.
Il vertice giovedì alle 8 e 30 – E non per motivi politici ma procedurali. Anche sul fronte dell’intesa tra M5s e Lega, per la verità, non si registrano passi in avanti. Giovedì mattina alle otto e trenta Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini si siederanno attorno a un tavolo per cercare di trovare un accordo. All’incontro parteciperà anche il ministro della giustizia, Alfonso Bonafede, che ha sentito Salvini in serata e che fino oggi ha ribadito la volontà di bloccare la prescrizione dopo il primo grado di giudizio. Non sono entrati nei dettagli ma si sono detti ottimisti sulla possibilità di raggiungere un’intesa i due leader delle forze di governo. “Sono sicuro che sulla prescrizione raggiungeremo l’accordo migliore per gli italiani all’interno della legge anticorruzione. La riforma della prescrizione è nel contratto di governo”, dice Di Maio in diretta facebook. “La risolviamo velocemente questa diatriba, nessuno riuscirà a intristirmi in questa giornata”, ha ripetuto Salvini. Che però ha messo le mani avanti: “La riforma della giustizia è fondamentale. La prescrizione ne fa parte. C’è nel contratto la sua riforma, non verrà abolita. Vogliamo punire i furbetti che pagavano gli avvocati per tirare in lungo, ma non possiamo tenere neanche 60 milioni di italiani ostaggio per anni e anni in processi che si sa quando iniziano ma non quando finiscono”. Di Maio ha rilanciato: “La legge anticorruzione arriverà la settimana prossima alla Camera in Aula e quindi la settimana prossima potrebbe già finire il suo percorso alla Camera.Una delle norme che amano di più i furbetti è la prescrizione: in questi anni ha assicurato l’impunità a chi faceva frodi fiscali, a chi era in affari di corruzione ma anche in questione efferate come il padre che stupra la figlia, o nelle stragi come quella di Viareggio. E poi la compravendita dei senatori, quella di Silvio Berlusconi, che è stato prescritto 8 volte. Stiamo parlando di questa gente qui, questi amano la prescrizione”.
Fico: “Se Anticorruzione contiene prescrizione allungare tempi” – In realtà non è per niente detto che il ddl Anticorruzione arrivi alla Camera la settimana prossima. “Non ritengo necessario, in questa fase, sottoporre la questione alla Giunta per il regolamento”, è competenza della commissione la “definizione del perimetro dell’intervento normativo da esaminare nell’ambito di uno stesso procedimento, indicandone gli oggetti e la ratio complessiva”, ha scritto Fico ai presidenti delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia. Giulia Sarti e Giuseppe Brescia gli avevano chiesto al presidente della CAmera di convocare la giunta del regolamento per avere un parere sull’inclusione dell’emendamento che blocca la prescrizione nel ddl anticorruzione, ampliandone quindi il perimetro. “Ci sono dubbi sull’ammissibilità. Anche noi, evidentemente, abbiamo dei dubbi”, diceva il leghista Luca Paolini, componente della commissione Giustizia della Camera. Paolini e gli altri deputati del Carroccio che siedono nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia hanno avuto una breve riunione in giornata per discutere della vicenda. Poi in serata è arrivato il parere di Fico. “In merito alla specifica questione da Voi rappresentata -si legge nelle lettera del presidente della Camera -, osservo come alla Commissione in sede referente, in occasione dell’esame dei progetti di legge ad essa assegnati, sia affidata la definizione del perimetro della materia in oggetto in tale facoltà è da ritenersi certamente inclusa anche la possibilità di adottare una decisione espressa di definizione del perimetro dell’intervento normativo da esaminare nell’ambito di uno stesso procedimento, indicandone gli oggetti e la ratio complessiva. In tal senso si rinvengono diversi precedenti di ampliamento o di delimitazione dell’ambito dell’intervento normativo”. In pratica per il presidente della Camera è ammissibile inserire nel ddl Anticorruzione la riforma della prescrizione. E per farlo non occorre un parere della giunta per il regolamento. Ma – continua Fico – “a seguito dell’eventuale ridefinizione dell’intervento normativo, occorrerà indicare un nuovo e congruo termine per la presentazione degli emendamenti con riferimento al tema della prescrizione”.
Bonafede: “Così solo in Grecia” – Adesso quindi andranno in onda due trattative: una politica con l’incontro tra premier e vicepremier, e una tecnica, con le commissioni che dovranno decidere come muoversi. Il Movimento 5 stelle non sembra intenzionato a far passare l’Anticorruzione senza la prescrizione. Per il guardasigilli Alfonso Bonafede: “Il punto è che dopo il primo grado di giudizio lo Stato non può permettersi di dire che la giustizia scade. Abbiamo sempre detto che le persone che sbagliano pagano, affronteranno un processo che deve arrivare dall’inizio alla fine. Ci deve essere un principio fondamentale che quell’emendamento contiene: se ad esempio uno stupratore, inizia il processo, poi c’è il primo grado, non è immaginabile che magari arrivi una prescrizione al secondo grado o in Cassazione”. Il ministro della giustizia cita Piercamillo Davigo: “La prescrizione che esiste in quasi tutti paesi del mondo viene attuata, come in Italia, solo in Italia. Non è che si critica l’istituto della prescrizione però, così come viene applicata in Italia, esiste solo in Italia e in Grecia. Non è ammissibile. Gli altri paesi, quando gli raccontiamo come funziona la prescrizione da noi, scoppiano a ridere e questa cosa non è più accettabile. Sto cercando di portare avanti delle riforme della giustizia che permettano all’Italia di camminare a testa alta anche nelle sedi internazionali e ci stiamo riuscendo”.
Cassazione: “Modificare tutto il processo penale” – Chiedono una riforma complessiva del processo penale anche gli addetti ai lavori. “Il problema è di carattere generale e va affrontato in un’ottica di ripensamento del processo penale. Un problema che il Parlamento deve affrontare in modo organico”, dice il primo presidente della Cassazione, Giovanni Mammone, che difende la Suprema corte da lui guidata: “La prescrizione scatta soprattutto nel corso dei processi di merito: prescrizioni per ritardi in Cassazione non ce ne sono perché fissiamo i processi in tempi brevissimi”. “Concordo con chi ritiene che l’emendamento, che integra e rafforza l’intervento già fatto dal ministro Orlando, non è risolutivo“, dice il pg della Cassazione, Riccardo Fuzio. “La posizione espressa da singoli esponenti – aggiunge – della magistratura e dell’avvocatura va condivisa”, nel senso della necessità di “operare una riflessione totale sul processo penale: dall’avviso della notizia del reato, al pm sino alla fase di accesso in Cassazione”.
Chiede una riforma di tutto il processo penale anche Giuseppe Cascini, eletto da Area al Csm e presidente della Sesta Commissione di Palazzo dei marescialli, che sta elaborando un parere sul ddl Anticorruzione. “La magistratura – dice – ha sempre indicato la necessità di una riforma della prescrizione che ne eliminasse la impropria funzione di messa nel nulla dell’attività giudiziaria e di strumento che favorisce prassi dilatorie. E la riforma della prescrizione deve inserirsi in una compiuta riforma del sistema processuale che garantisca tempi ragionevoli di definizione dei procedimenti”. Lo stop della prescrizione dopo il primo grado – fa notare Cascini – “è il sistema vigente in tutto il mondo, ma da nessuna parte i processi durano tanto come in Italia”.
Il potere dei segreti
di Marco Lillo 12€ AcquistaArticolo Precedente
Prescrizione, Di Maio: “Questione di civiltà. Non dubito della lealtà del governo, raggiungeremo accordo”
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Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Ad un mese dalla finale del festival della canzone italiana 2025, nella classifica dei singoli brani è ancora Sanremomania, con ben 13 brani passati in gara al Teatro Ariston nelle prime 13 posizioni. E questo fa segnare all'edizione 2025 un nuovo record rispetto agli ultimi anni, per numero di brani di Sanremo nella top ten ad un mese dal festival: se infatti quest'anno sono 10 (cioè l'intera top ten è composta da brani in gara al festival un mese fa), l'anno scorso era stati 7 come nel 2023, nel 2022 e nel 2021 erano stati 8 e nel 2024.
Nella top ten dei singoli infatti, al primo posto c'è proprio il brano vincitore del festival: 'Balorda Nostalgia' di Olly. Al secondo 'La cura per me' di Giorgia, al terzo 'Incoscienti giovani' di Achille Lauro, al quarto 'Battito' di Fedez, al quinto 'Cuoricini' dei Coma_Cose, al sesto 'Volevo essere un duro' di Lucio Corsi, al settimo 'Fuorilegge' di Rose Villain, all'ottavo 'La mia parola' di Shablo feat Joshua e Tormento, al nono 'Tu con chi fai l'amore' dei The Kolors, al decimo 'La tana del granchio' di Bresh. Ma l'elenco sanremese prosegue ininterrotto fino alla tredicesima posizione, con 'Anema e core' di Serena Brancale all'undicesimo posto, 'Chiamo io chiami tu' di Gaia al dodicesimo e 'Il ritmo delle cose' di Rkomi al tredicesimo.
Tra gli album l'arrivo di Lady Gaga con 'Mayhem' si piazza in vetta e scalza dalla prima posizione 'Tutta vita', l'album di Olly, che scende al terzo posto, per fare spazio a 'Vasco Live Milano Sansiro', che entra al secondo posto. In quarta posizione 'Dio lo sa - Atto II' di Geolier, in quinta entra direttamente 'Vita_Fusa' dei Coma_Cose, in sesta 'Debi tirar mas fotos' di Bad Bunny, in settima 'Tropico del capricorno' di Guè, in ottava posizione 'Locura' di Lazza, in nona 'È finita la pace' di Marracash e in decima chiude la top ten 'Icon' di Tony Effe. Mentre la compilation di Sanremo 2025 scende dal nono al quindicesimo posto.
Tra i vinili, è primo il 'Vasco Live Milano Sansiro', al secondo posto 'Mayhem' di Lady Gaga e al terzo la compilation 'Sanremo 2025'.
Roma, 14 mar. (Labitalia) - "Questo appuntamento, unico nel suo genere, rappresenta un fondamentale momento di approfondimento per i settori della logistica e del trasporto, offrendo un'opportunità unica di incontro, aggiornamento e confronto sulle sfide e le opportunità che caratterizzano un comparto strategico per i cittadini, per le famiglie e le imprese, con un approccio fortemente connesso alla sostenibilità ambientale". Lo scrive il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel messaggio inviato all'evento di chiusura della quarta edizione di "Let Expo", organizzato da Alis a Verona.
"Se i numeri registrati lo scorso anno rappresentano la migliore e più efficace sintesi della rilevanza del vostro operato - penso ai 400 espositori e alle oltre 100mila presenze complessive -, sono certo che i tanti appuntamenti che caratterizzano il programma di quest'anno, con incontri strategici, conferenze di settore, seminari interattivi, workshop pratici e dimostrazioni innovative, sapranno rappresentare un ulteriore momento di crescita e di affermazione", prosegue La Russa, che conclude: "Nel ribadire il mio plauso per il vostro prezioso contributo in un ambito di particolare rilievo per gli interessi nazionali, anche in relazione alle attuali dinamiche geo-politiche globali, l'occasione mi è gradita per inviarvi i miei più cordiali saluti".
Roma, 14 mar. - (Adnkronos) - In occasione di Didacta 2025 a Firenze, l'evento di riferimento per la formazione e l'innovazione nel settore scolastico, Acer ha ribadito il proprio impegno nel supportare l'evoluzione della didattica attraverso soluzioni tecnologiche all'avanguardia. La partecipazione dell'azienda alla fiera ha offerto l'opportunità di presentare le ultime novità in termini di prodotti e servizi, con un focus particolare su prestazioni, sicurezza, intelligenza artificiale e design.
"La presenza di Acer a Didacta sottolinea l'importanza del settore education, un ambito in cui siamo orgogliosamente leader di mercato," ha dichiarato Angelo D'Ambrosio, General Manager di Acer South Europe. "Didacta rappresenta un'occasione fondamentale per incontrare docenti, studenti e rivenditori specializzati nel mondo scolastico. In questa sede, presenteremo le nostre più recenti innovazioni di prodotto, caratterizzate da prestazioni elevate, sicurezza, funzionalità di IA e design robusto. Queste caratteristiche sono indispensabili per una didattica innovativa ed efficace."
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - È già un caso che un condannato, sia pur in primo grado, occupi un ruolo di sottosegretario alla Giustizia, ma ora le parole di Delmastro pongono un problema serio al Governo e al Paese intero. Dall’interno viene criticata una delle pessime riforme portate avanti con protervia dalla maggioranza. Come fa a restare al suo posto? Cosa dice la premier Meloni? Le parole di Delmastro sono gravi anche perché ci fanno conoscere le vere intenzioni del Governo, quelle che andiamo denunciando da mesi: assoggettare il potere giudiziario al controllo dell’Esecutivo. E questo è inaccettabile. Dopo la smentita che non smentisce, la registrazione dell’intervista, Meloni deve pretendere che Delmastro lasci l’incarico". Lo afferma Così Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Giovedì prossimo 20 marzo, alle ore 9, avrà luogo alla Camera l'informativa urgente del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, sui recenti eventi sismici che hanno colpito l'area dei Campi Flegrei e sullo stato di attuazione degli interventi per la popolazione.
Milano, 14 mar. (Adnkronos) - Il Dna di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, indagato per l'omicidio del 13 agosto 2007 a Garlasco, va confrontato con il Dna trovato "sotto le unghie della vittima e con le ulteriori tracce di natura biologica rinvenute sulla scena del crimine". E' quanto ha disposto, con un provvedimento del 6 marzo scorso, la giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli che ha autorizzato il prelievo coattivo della traccia biologica dell'indagato effettuato ieri.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Domani, alle ore 11:30, a Roma, nell’Europa Experience-David Sassoli (piazza Venezia, 6), si svolgerà l’incontro con i promotori dell’appello (che ha superato le 5mila adesioni) “Per un’Europa libera e forte”, lanciato dalla vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno. L’appello, si legge nel testo, “nasce dall’urgenza invariata che il Manifesto di Ventotene tracciò durante il secondo conflitto mondiale, per un’Europa federale e per un nuovo europeismo in difesa delle democrazie liberali e delle libertà dei popoli”.
Previsti, tra gli altri, gli interventi di Carlo Calenda, segretario di Azione; Riccardo Magi, segretario di Più Europa; Benedetto Della Vedova, deputato di Più Europa; Ivan Scalfarotto, responsabile Esteri di Italia viva; Christian Rocca, direttore de 'Linkiesta'; Nathalie Tocci e Nona Mikhelidze, dell’Istituto affari internazionali; Piero Fassino, deputato Pd; Alessandro Sterpa, professore dell’Università degli Studi della Tuscia; Sofia Ventura, professoressa dell’Università di Bologna; Vittorio Emanuele Parsi, professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Angelo Chiorazzo, vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata; Stefano Ceccanti, professore dell'Università 'La Sapienza' di Roma; Giorgio Gori, eurodeputato Pd; Roberto Castaldi, politologo; Guy Verhofstadt, già Primo ministro del Belgio.