46 anni, di origini bavaresi, Weber rispecchia l’ala tradizionalista e conservatrice del partito. Nonostante ciò, dovrà essere molto abile a mantenere stabili i fragili equilibri tra le varie anime del Ppe
Sarà il tedesco Manfred Weber a rappresentare il Partito popolare europeo alle elezioni del prossimo maggio. Dato già per favorito, Weber ha battuto lo sfidante finlandese Alex Stubb, aggiudicandosi il 79,2% dei voti. Il tedesco è stato così designato “Spitzenkandidat“, ovvero capolista della destra europea, durante il congresso del partito a Helsinki. A maggio correrà per la successione a Jean-Claude Juncker alla guida della Commissione Ue.
“Voglio sottolineare che questo è un successo per tutti noi, non il successo di un singolo, ma il successo del Ppe”, ha commentato Weber dopo la sua elezione. “Cominciamo la campagna elettorale oggi, abbiamo tanto da raccontare, abbiamo creato un’Europa forte e stabile sotto Juncker e Tajani e possiamo colmare il divario con i cittadini per avere un’Europa ambiziosa. Usiamo questo momento di slancio per andare nei nostri paesi e lottiamo, argomentiamo e vinciamo. Avremo la maggioranza all’europarlamento“, ha concluso Weber.
46 anni, di origini bavaresi, Weber rispecchia l’ala tradizionalista e conservatrice del partito. Nonostante ciò, dovrà essere molto abile a mantenere stabili i fragili equilibri tra le varie anime del Ppe. Già alla guida del gruppo del Ppe all’Europarlamento, si è presentato come un moderato in grado di superare le divisioni interne alla formazione, che è in calo a causa dell’ascesa dell’estrema destra sullo sfondo della crisi migratoria nell’Ue. Il ruolo di presidente della Commissione Ue è occupato dal 2004 senza discontinuità da un membro del Ppe.
Dovrà essere un dialogatore col compito di compattare il gruppo e, allo stesso tempo, stringere alleanze senza perdere pezzi preziosi della sua formazione per strada. “La mia idea è il dialogo, io voglio parlare con tutti coloro che nella Ue rispettano i valori fondamentali, come democrazia, stato di diritto, eguali diritti fra uomini e donne che ne sono alla base. Anche che se si hanno delle forti posizioni nazionali si deve essere pronti a una partnership, al dialogo, a trovare un compromesso a livello europeo, altrimenti non può funzionare”, ha dichiarato alla stampa che gli chiedeva se pensava a possibili alleanze con il fronte sovranista europeo con il quale, già mesi fa, il politico tedesco aveva dichiarato di voler intavolare una discussione costruttiva.
Weber sa di dover tenere conto, oltre che dei diversi sentimenti all’interno del proprio gruppo, delle linee guida che a Helsinki sono già state messe nero su bianco in una “draft emergency resolution”. Nel documento stilato in occasione del congresso, il gruppo ha stabilito gli obiettivi principali e le urgenze per il prossimo mandato “per accrescere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni” europee: “Insistiamo sul fatto che l’Unione europea è fondata sui valori di rispetto della dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, il rispetto delle leggi e dei diritti umani, inclusi quelli delle minoranze”, si legge. Poi aggiungono: “Invitiamo tutti i membri del Ppe e le associazioni a rispettare, proteggere e promuovere questi principi e valori”.