Dopo il passaggio dall’ora legale all’ora solare, il cambio di pneumatici per le nostre auto è l’altro traumatico appuntamento che segna l’inizio del lungo periodo invernale: “traumatico” più che altro per le nostre tasche, ma prima di tutto necessario per viaggiare in sicurezza in qualsiasi condizione atmosferica.

L’obbligo, sancito dall’articolo 6 del Codice della Strada, scatterà ufficialmente il 15 novembre 2018 e si estenderà fino al 15 aprile 2019. Tuttavia, come ogni anno, è consentito montare le gomme invernali dal 15 ottobre e tenerle fino al 15 maggio. Le Regioni interessate dal pit-stop di legge sono Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Umbria, Molise, Puglia. Ma ognuna al suo interno ha delle Province maggiormente interessate all’ordinanza.

Le multe per chi non osserva l’obbligo né con i pneumatici invernali né con le catene a bordo sono piuttosto “saporite”: all’interno dei centri abitati si va da un minimo di 41 a un massimo di 168 euro, 84 euro al di fuori dei centri, mentre in autostrada la sanzione può arrivare fino a 318 euro. Inoltre, se un volta accertata la violazione l’automobilista non osserva lo stato di fermo imposto dalle autorità – e utilizza l’auto senza l’adeguamento con pneumatici e/o catene a bordo – la sanzione pecuniaria (di 84 euro) porterà via anche 3 punti dalla patente.

È importante tenere presente che i pneumatici invernali non sono importanti non solo in caso di neve, ma anche di basse temperature. Senza contare che l’asfalto, in questo periodo, può presentarsi più o meno umido e sconnesso per via delle precipitazioni: per questo sostituire i pneumatici estivi con quelli invernali è fondamentale, in quanto i primi perdono di prestazioni già andando al di sotto dei 7 gradi centigradi di temperatura.

Quelli con certificazione invernale sono contraddistinti dalla marcatura M+S (sigla che sta per “Mud&Snow”, quindi “fango e neve”) e dal logo alpino “Three Peak Mountain Snowflake” che raffigura, appunto, una montagna a tre cime. In alcuni casi, possono avere la stessa marcatura invernale M+S anche i pneumatici cosiddetti “all seasons”, trasversali a tutti i periodi stagionali e quindi sfruttabili anche d’inverno. È chiaro, però, che nel caso di un automobilista residente in montagna o che ha l’abitudine di frequentare zone nevose, i pneumatici consigliati sono quelli invernali, che presentano una mescola e un battistrada specifici per affrontare condizioni ambientali particolarmente rigide.

Infine le catene a bordo: inserite nell’obbligo, possono essere un’alternativa alle gomme invernali – valida soprattutto in condizioni di strade ghiacciate – ma solo se compatibili con i pneumatici che il veicolo monta.

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