“Per me la maggioranza è Lega-M5s: Salvini, Di Maio, Conte e il contratto di governo”. Sono le parole del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ospite di Otto e Mezzo, su La7. Sulle tensioni coi 5 Stelle in relazione alla riforma della prescrizione, spiega: “Noi vogliamo processi più veloci. In questi 5 mesi con Di Maio, quando ci sono stati dei problemi, in un quarto d’ora li abbiamo risolti. Ieri sui social ho scritto che vedevo la partita e che non partecipavo ad alcun vertice, perché ero stanco come un mulo. Ogni tanto mi capita di essere stanco e quando uno è stanco, lavora male. Vedrò Di Maio se non oggi, domani. L’obiettivo comune, che c’è nel contratto di governo, è avere processi più veloci” – continua – “I processi senza fine sono un regalo ai delinquenti, perché così il colpevole non va mai in galera, e sono una condanna per gli innocenti, che rimangono ad aspettare tanti anni. Quindi, la riforma della prescrizione ci sarà, la riforma della giustizia ci sarà. Ma ho già detto a Di Maio e a Bonafede che la sola modifica della prescrizione non picchia i corrotti”.
Poi aggiunge: “Non ho nessuna tentazione di andare ad elezioni anticipate. Conte da Floris? Non l’ho visto. Devo essere onesto? L’ho intravisto, ma ero stanco morto. Mi guardo la registrazione. Io lo stimo. Non lo conoscevo e più passa il tempo, più lo apprezzo”.
Il vicepresidente del Consiglio si sofferma anche sul dl sicurezza: “Entro novembre torno ad abbattere, guidando io una ruspa, una villa appartenuta ai Casamonica nella periferia di Roma. Abbiamo anche tagliato i famosi 35 euro: alle grandi strutture andranno 19 euro, alle piccole 25. Ci sarà un risparmio di un miliardo di euro, di cui 400 milioni li investiamo nell’assunzione di poliziotti, carabinieri e vigili del fuoco. L’obiettivo è rimpatriare qualche decina di migliaia di clandestini all’anno. Ovviamente bisogna fare degli accordi con governi seri”.
Nel finale Salvini si rende protagonista di un botta e risposta con la conduttrice, Lilli Gruber, sulla fine della sua relazione con Elisa Isoardi. E puntualizza: “In quella foto dormivo. A volte mi capita. Io imbarazzato per la pubblicazione di quella immagine? No. Non mi vergogno di aver amato. Poi per mio carattere alcune cose me le tengo per me sul mio telefonino e nei miei ricordi. accio un lavoro che per chi mi sta vicino non è sempre facile perché a volte ci sono e molte altre no. Cerco di mettere tanto sulla qualità perché sulla quantità non posso competere”
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