L’uomo viveva in condizioni di degrado con la figlia di 57 anni, ora si trova in stato di fermo
Dario Cellino, novantenne ex commerciante di Portacomaro d’Asti, ha sparato diversi colpi d’arma da fuoco ad un perito tecnico che era stato incaricato dal Tribunale di valutare la sua abitazione per un eventuale pignoramento. Doveva passare in caserma per andare coi carabinieri a fare il rilievo, ma invece scelto di andato da solo. L’anziano gli ha sparato un colpo al petto dalla finestra, il geometra è stato soccorso da una giovane coppia che passava in auto e ha chiesto l’intervento dei medici. La vittima è stata colpita al petto da almeno due proiettili sparati dall’anziano: trasportato d’urgenza in ospedale, è morto. Il 91enne si è poi barricato in casa minacciando chiunque cercasse di avvicinarsi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e la Croce Verde: al loro arrivo l’uomo ha esploso altri colpi prima di arrendersi ai militari, che l’hanno trovato seduto sul divano.
Dopo una certa insistenza ha consegnato ai militari la pistola usata e altre armi, regolarmente detenute. L’anziano viveva in condizioni di degrado igienico e sociale, con la figlia di 57 anni, che stava dormendo e non si è accorta di nulla. L’uomo, secondo quanto verificato dai carabinieri, sembrava in grado di intendere e di volere, era consapevole di quanto fatto ma tranquillo. È stato arrestato e portato in caserma. L’anziano aveva un mobilificio molto noto dell’Astigiano, attività cessata circa sette anni fa. “Era un burbero, ma non avrebbe mai fatto male a nessuno”, commenta uno dei dipendenti della ditta di fronte all’abitazione dove si è consumata la tragedia. Il novantenne, che non era seguito da assistenti sociali e non aveva mai dato segni di instabilità, ora è accusato di omicidio. In casa deteneva legalmente diverse armi, tra pistole e fucili.