Televisione

La Tv delle Ragazze, il ritorno dopo 30 anni è riuscito: ritmo e una buona scrittura, con la Dandini perfetta per il ruolo

La trasmissione è scritta, molto scritta. Nulla sembra essere lasciato al caso, la conduttrice è perfetta nel ruolo. Guida la banda con il giusto piglio (non si fa mancare una frecciatina alle luci della D'Urso), arretra nel ruolo di spalla e cambia tono sul divano come intervistatrice

di Giuseppe Candela

Non è mai facile un ritorno non è impresa da niente“, canta Renato Zero in “Ancora qui”. Un titolo che sembra essere il chiaro messaggio de La Tv delle Ragazze, che sono ancora qui nel 2018, dopo trent’anni, per ricordarci l’importanza di una tv di opposizione. Non in senso politico ma in senso lato. Una visione di opposizione, quasi di resistenza. Riproporre un programma cult è sempre rischioso, il paragone con la versione originale è tanto inutile quanto sconveniente.

Anche se bisognerebbe capire che il nuovo e il vecchio sono categorie superate, l’inedito in questo momento storico sul piccolo schermo quasi non esiste. Esistono però le cose fatte bene e quelle fatte male, la Tv delle Ragazze non puzza di naftalina. Evita il coccodrillo, l’ondata di autocompiacimento piena di “com’eravamo bravi” e dei “quando c’eravamo noi”. La Dandini e la sua squadra puntano sulla quota techetechete per stimolare la nostalgia e spingono sulla satira per solleticare il pubblico sull’attualità. Un mix che funziona, favorito dal ritmo e da una buona scrittura.

La trasmissione è scritta, molto scritta. Nulla sembra essere lasciato al caso, la conduttrice è perfetta nel ruolo. Guida la banda con il giusto piglio (non si fa mancare una frecciatina alle luci della D’Urso), arretra nel ruolo di spalla e cambia tono sul divano come intervistatrice. La satira, dicevamo, è soprattutto politica. Martina Dell’Ombra è la valletta gialloverde che sogna di sostituire la Isoardi e fidanzarsi con Salvini, i riferimenti alla democrazia diretta, il tg del cambiamento e le imitazioni di Sabina Guzzanti. La comica veste i panni di Marco Travaglio ma soprattutto di una Maria Elena Boschi pronta a riciclarsi come concorrente di Ballando con le stelle.

I finti spot di Angela Finocchiaro sono una garanzia, dopo trent’anni si ripensa ad uno che ha fatto la storia: “Signora, per essere moglie, madre, amante, manager… come fa?” “Io? Io sniffo!”. Nel corso della serata si alternano le interviste, a Emma Bonino e alla fisica Ioli, con interventi comici, dalla Cortellesi a Cucciari fino a Lella Costa. Il programma scivola via con un buon ritmo ma con troppi applausi, vizio sempre più come. E il difetto più grande c’è: quello di aver escluso inspiegabilmente Alessandra Casella, una tv “di opposizione” deve allargare le braccia non chiuderle. Come ha accolto il pubblico il ritorno su Rai3? In maniera positiva, nonostante una concorrenza molto forte ha ottenuto 1.332.000 telespettatori con il 6% di share.

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