“Al fine di rispondere a criticità sul piano sociale, la manovra sceglie di concentrare risorse su limitati interventi. Tale polarizzazione si traduce tuttavia in una carenza di risorse per affrontare nodi irrisolti e (o) per garantire un adeguato livello dei servizi in comparti essenziali per la collettività“. Così Angelo Buscema, presidente della Corte di Conti, nel corso di un’audizione alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato. In merito al reddito di cittadinanza, ha invece sospeso il giudizio: “Il 44% della manovra (oltre l’86% della maggiore spesa corrente) la parte che riguarda reddito di cittadinanza e revisione del sistema pensionistico, troverà attuazione in provvedimenti collegati, presentati in seguito: la valutazione potrà essere condotta solo quando saranno note le caratteristiche degli interventi previsti e si potrà apprezzare l’adeguatezza delle risorse stanziate”.