Per il Movimento la rotazione era "già prevista dall’inizio della consiliatura", ma secondo il consigliere "sarebbe dovuta avvenire dopo la discussione sul Bilancio, e in seguito a un dibattito che non c'è stato". Anzi, la scelta sarebbe stata fatta durante una "riunione carbonara". "Non vorrei pensare", scrive su fb, "ad un’azione di epurazione e sanzionatoria". E annuncia: "Rimango capogruppo fin quando non si svolgerà una riunione regolare e legittima"
Il gruppo M5s al Consiglio comunale di Palermo ha sostituito il capogruppo, sostituendo Ugo Forello con Antonino Randazzo. Forello, nelle scorse settimane, era stato più volte critico rispetto alle posizioni dei pentastellati. Tre giorni fa ha votato un ordine del giorno di Sinistra comune con cui si impegna il sindaco Leoluca Orlando a chiedere al Ministro dell’Interno e al governo di sospendere in via transitoria gli effetti dell’applicazione del decreto Sicurezza e di iniziare un confronto con i Comuni. Ieri, poi, ha commentato le parole del vicepremier Luigi Di Maio sui giornalisti dicendo che chi ha ruoli istituzionali non dovrebbe attaccarli.
Forello ha commentato dicendo di aver appreso la rotazione “dai giornali e da un post su Facebook” e di ritenerla “una decisione illegittima, non perché io voglia mantenere la carica, ma per le modalità, gravissime, in cui è avvenuta, violando ogni regola. Spero si tratti di un incidente di percorso, perché altrimenti sarebbe un vero e proprio colpo di mano”. Su facebook Forello fa riferimento a una “riunione “carbonara” senza la partecipazione dell’attuale capogruppo e di un altro componente del consiglio comunale m5s, Giulia Argiroffi – che avrebbe dovuto sostituirmi alla conclusione della sessione bilancio”, cosa che “mina la fiducia dei cittadini e attivisti che credono ancora nei principi di trasparenza e legittimità. Tutto ciò rappresenterebbe un gravissimo sgarbo politico e istituzionale che, guarda caso, sarebbe avvenuto all’indomani di una mia presa di posizione sulle polemiche e attacchi indifferenziati ricevuti dai giornalisti. Non vorrei pensare ad un’azione di epurazione e sanzionatoria volta a impedire a ciascuno di noi, nel rispetto dei ruoli e funzioni, a esprime un libero pensiero”.
Di conseguenza, scrive Forello, “rimango capogruppo fin quando non si svolgerà una riunione regolare e legittima fra i cinque consiglieri comunali di Palermo, gli unici che hanno il potere di decidere se, quando e come sostituire il capogruppo. Fino a prova contraria e salvo che la decisione presa all’unanimità in una precedente riunione del gruppo verrà confutata da tutti, quando rassegnerò le dimissioni a sostituirmi sarà la Cons. Giulia Argiroffi”.
Dal Movimento spiegano che la rotazione era “già prevista dall’inizio della consiliatura”. Sarà formalizzata domani negli uffici competenti con il passaggio di consegne. “La rotazione del capogruppo è una delle caratteristiche distintive del M5S, volta a garantire ai vari portavoce eletti di rappresentare il Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale”, si legge nel post del gruppo su Facebook.