Dal 18 al 20 ottobre la seconda edizione di Didacta, la fiera dedicata alla formazione tenutasi a Firenze, ha potuto contare oltre 23.000 partecipanti ed anche quest’anno ha visto presentate le principali innovazioni applicabili in ambito educativo. Lontani dalla realtà alla quale siamo abituati, lo spazio maggiore viene occupato dalla tecnologia a 360 gradi. La didattica si evolve, segue il flusso dell’evoluzione tecnologica seguendo i trend di mercato più accattivanti per rendere l’istruzione stessa più fresca, concreta ed innovativa.
Lenovo e Microsoft: un’alleanza che guarda al futuro
Lenovo spicca tra gli stand presenti in Fiera Didacta 2018, complici le numerose novità tra i loro prodotti: dal Lenovo Yoga Book, il tablet/notebook compatto, al Lenovo Ideapad D330, notebook con tastiera removibile. La lineup di Lenovo mostra tanta volontà di crescere e creare prodotti che possano rendersi utili in ogni situazione, soprattutto in ambito didattico: nascono così il Lenovo Explorer Mixed Reality, progettato per diventare una vera e propria estensione del PC, ed il Lenovo Mirage Solo, entrambi con l’obiettivo di aprire la strada per i visori per la realtà virtuale in ambiti scolastici e culturali.
Lenovo LAN School V8.0 si propone invece come vero braccio destro per gli insegnanti. Si tratta di un sistema di gestione della classe molto semplice e fruibile anche ai docenti con meno esperienza informatica, che prevede aule in cui sia presente almeno un terminale per ogni studente, ognuno di essi controllabile dal docente, per far sì che gli studenti restino al passo tra di loro, ma non solo: la tecnologia è ormai inevitabile tra i giovani, è dunque difficile evitare che i ragazzi si deconcentrino durante le lezioni con i propri smartphone o con i PC messi a disposizione. Con l’utilizzo del software di Lenovo sarà il professore a mantenere il controllo sia dei contenuti proposti sui PC dei ragazzi, che dei contenuti che loro cercano di vedere, avendo inoltre la possibilità ulteriore di creare verifiche tramite il software, alleggerendo la vita quotidiana dei docenti che non dovranno passare ore correggendole manualmente.
Minecraft e didattica: quando videogioco e studio si incontrano
Pensavate che i videogiochi servissero solo a distrarre i ragazzi? Qui interviene Minecraft, con la sua Education Edition, che prevede l’utilizzo di un gioco per avvicinare e interessare un numero sempre maggiore di studenti a materie quali Storia dell’Arte, Storia e Letteratura.
Come? A spiegarcelo è stato Marco Vigelini, digital educator tra i primi esperti al mondo di educazione digitale per Microsoft ed esperto di Minecraft. Grazie a lui e ad altri digital educator, Minecraft è riuscito a coinvolgere migliaia di studenti in tutto il mondo, che si sono divertiti imparando e ricreando intere aree urbane e musei, interi periodi storici ed epoche passate. Uno degli esempi più interessanti ha visto Firenze ricostruita interamente nel mondo di Minecraft, il risultato lo si può vedere direttamente sul sito del Museo Novecento di Firenze, si tratta di un lavoro mastodontico, che ha visto coinvolte centinaia di persone. Lo scopo? Rendere l’arte, le città storiche e la storia stessa fruibile a tutto il mondo, coltivando la creatività imparando.
Google, Lenovo e la realtà virtuale
Conoscere è un diritto ed una necessità per l’essere umano, ma non tutti hanno la possibilità di girare il mondo in lungo e in largo. La soluzione la propone Google che insieme a Lenovo, grazie a prodotti come i Lenovo Mirage Solo – un visore senza fili, comodo, ergonomico e facile da utilizzare – è in grado di catapultare chiunque in posti mai visti come musei dall’altra parte del mondo e basi scientifiche altrimenti impossibili da visitare, sfruttando la realtà virtuale. L’obiettivo è quello di coinvolgere gli studenti in maniera più diretta, stimolandoli anche con la realtà virtuale, in modo che “non si rimanga fermi solo al gioco”.
Durante i percorsi creati con Lenovo Mirage Solo, è possibile interagire con l’ambiente nel quale si viene trasportati, carpendo informazioni e nozioni utili. È inoltre possibile per il docente stesso di fare da vera e propria guida agli studenti, portandoli in contesti diversi tra loro ed insegnando, senza muoversi dall’istituto.
Il “NO” al cyberbullismo passa da un software
Come tutti ormai sappiamo, il bullismo nelle scuole e lo spesso correlato cyberbullismo si stanno trasformando in una vera e propria piaga sociale alla quale è difficile porre un rimedio. L’idea proposta da Lenovo nasce per cercare di contrastare questo triste fenomeno in ascesa, grazie ad un software atto nel riconoscere le “parole critiche” che possono rimandare ad un atto di bullismo, in modo che docenti e personale ad hoc possano intervenire in maniera tempestiva.