Il primo a salutare senza appello Harry e Meghan è stato Edward Lane Fox, braccio destro del Principe, dopo tre lustri di onorato servizio. A ruota se n’è andata l’australiana Samantha Cohen, diciassette anni a servizio di sua maestà e personaggio chiave nella riuscita del recente royal wedding. Infine l’addio della segretaria personale della Markle
Staff reale cercasi. A Kensington Palace è tempo d’ira, improperi, e autolicenziamenti. Lo rivela il Daily Mail raccontando del carattere fumantino di Meghan Markle tra le spesse e preziose mura di casa. Testardaggini e scenate che hanno portato perfino all’allontanamento volontario di tre preziosi dipendenti della corte d’Inghilterra. Tutto ha avuto inizio la scorsa primavera, quando la duchessa del Sussex ha litigato con la Regina Elisabetta per una quisquilia: voleva indossare un diadema di smeraldi al posto della tiara reale che tutti ricordano appoggiata soavemente sul capo di Lady D.
Che l’abbia spuntata la Regina non ha senso nemmeno ricordarlo. Il bello, anzi il brutto, è ciò che è accaduto dopo. Secondo quanto ha scritto il tabloid inglese il dispotismo dell’ex attrice americana ha portato ad una fuga senza precedenti da un prestigioso e parecchio remunerato luogo di lavoro. Il primo a salutare senza appello Harry e Meghan è stato Edward Lane Fox, braccio destro del Principe, dopo tre lustri di onorato servizio. A ruota se n’è andata l’australiana Samantha Cohen, diciassette anni a servizio di sua maestà e personaggio chiave nella riuscita del recente royal wedding. Infine l’addio della segretaria personale della Markle. Meghan sembra non accettare con piacere il protocollo reale e questa sua “spigolosità” si è verificata soprattutto nel recente viaggio in Australia con la duchessa che ha pensato ad un cambio abito piuttosto dispendioso (28 vestiti per 150mila euro), ma soprattutto invece che con rigorosa firma british con l’etichetta made in Usa.