“A Bruxelles continuano a mandare le letterine…. Se proveranno a mettere sanzioni contro il popolo italiano, hanno capito male. Noi vogliamo difendere il diritto a sicurezza, lavoro e salute degli italiani e non usciamo dall’Euro”. All’indomani dell’invio della lettera di risposta ai rilievi della Commissione europea sugli obiettivi di deficit/Pil e riduzione del debito, Matteo Salvini ribadisce la linea politica del governo e, intervenendo a Radio Anch’io su Radio Rai 1, ha parlato a tutto tondo delle questioni sul tavolo della maggioranza. “Le stime del Fondo monetario internazionale? Sono bufale. C’è qualcuno che da quando questo governo è nato dice che le cose vanno male prima che agiamo, perché diamo fastidio a qualcuno. Non usciamo dall’Eurozona, ma rispettiamo i diritti degli italiani”. “Grazie a questa manovra ci saranno 300 mila posti di lavoro in più, 300mila giovani che prenderanno il posto di gente più grande”, ha aggiunto Salvini. Contro il governo “mancano solo i caschi blu dell’Onu e le sanzioni…Non scherziamo. Le manovre applaudite da Bruxelles, quelle di Monti, non hanno fatto bene al’Italia. Noi faremo il contrario”.
Commentando il voto sul decreto Genova in Commissione, che ieri ha visto il governo andare sotto in commissione al Senato su un emendamento sul condono per Ischia, il leader leghista ha detto: “Conseguenze? Chiedetelo agli amici del M5S. Certo che se una ha avuto casa distrutta e attendeva anni una autorizzazione di concessione edilizia, un diritto ce l’ha. Detto questo in Italia s’è costruito troppo e male”, ha aggiunto.”Porremo rimedio in Parlamento, certo che in Italia c’è troppo abusivismo”. E alla domanda se dopo il campo di Baobab verrà sgomberato anche l’edificio occupato abusivamente da Casapound, Salvini risponde così: “C’è un edificio pericolante? No. C’è un pericolo per la sicurezza? No. Detto questo, chi occupa abusivamente verrà sgomberato”. “A Roma ci sono edifici 4 pericolanti e 23 con procedimenti giudiziari in corso, dove addirittura lo Stato paga perché non ha sgomberato: ci sono priorità, stabilite da protocolli condivisi, non da Salvini. Gli occupanti che hanno documenti, verranno sistemati, gli altri no”.
Sulle pensioni, invece, “leggo tante fesserie. C’è un’opera di disinformazione: si parla di tagli, di penalizzazioni. Nulla di tutto ciò – ha detto Salvini – Ci sono circa sette miliardi di euro, per restituire il diritto alla pensione”. Quanto alle critiche del presidente dell’Inps, Tito Boeri, Salvini ha aggiunto: “Boeri che continua a fornire dati, potrebbe essere candidato del Pd o di Rifondazione Comunista visto che è pagato dagli italiani per fare qualcosa che evidentemente non vuole fare”. Il vicepremier ha poi commentato le parole utilizzate dai dirigenti del M5S contro i giornalisti: “L’insulto non è mai una risposta: il giornale che non mi piace non lo leggo, il programma che non mi piace non lo vedo”.
Poi un accenno alla questione della flat tax: “Non potendo fare tutto e subito per tutti, per la riduzione fiscale, per la flat tax, siamo partiti dalle partite Iva, dai piccoli, dai dimenticati dai governi precedenti che partivano dai grandi, mentre l’Italia è fondata sui piccoli”. “Circa 1,5 milioni di partite Iva potrà pagare già dall’anno prossimo un forfait del 15% se fattura fino a 65 mila euro, avendo anche una semplificazione burocratica che non ha mai avuto nella storia. È la prima di 5 manovre economiche. Saremmo stati dei folli – ha concluso Salvini – a voler fare tutto per tutti e subito”.