I mercati reagiscono negativamente in prima battuta al muro contro muro opposto dal governo italiano alle osservazioni di Bruxelles sulla legge di Bilancio. Dopo i primi scambi, lo spread Btp-Bund che si è allargato fino ai 317 punti base con il rendimento dei titoli decennali italiani salito al 3,55 per cento dopo la risposta di Giovanni Tria alla Commissione europea nella quale si confermano il deficit/pil al 2,4% e la previsione di crescita all’1,5 per cento. Il differenziale tra titoli di Stato italiani e tedeschi si è poi raffreddato nel corso della giornata per chiudere a 309 punti base, contro i 304 di martedì. La scelta di Roma di lasciare invariate le stime di crescita e, soprattutto, sul deficit, non tranquillizzano i mercati e non solo. Austria e Olanda, infatti, chiedono a Bruxelles l’apertura di una procedura di infrazione contro l’Italia, che potrebbe aumentare l’incertezza nei prossimi mesi.
Nella sua lettera indirizzata a Pierre Moscovici e Valdis Dombrovskis, Tria ribadisce che nonostante il parere del 23 ottobre, il governo ritiene che “le ragioni già esposte mantengano tutta la loro validità”, anche dopo la valutazione delle argomentazioni contenute nella missiva giunta da Bruxelles. Il ministro definisce “prioritaria e urgente” la necessità di affrontare “difficoltà sociali” e sottolinea che c’è l’intenzione di “attenuare le rigidità e i vincoli introdotti” durante la crisi economica nel sistema pensionistico.
Riguardo alle “innovazioni”, Tria sottolinea la questione delle privatizzazioni innalzate all’1 per cento del Pil e definisce quell’incasso “una sicurezza per garantire gli obiettivi di riduzione del debito” anche “qualora non si realizzi appieno la crescita del pil ipotizzata” e fissa nel 126% al 2021 il rapporto debito/pil. Allo stesso tempo, il ministro dell’Economia sottolinea che alle “spese eccezionali” contro il dissesto-idrogeologico e l’ammodernamento della rete viaria, il governo chiederà “l’applicazione della flessibilità per eventi eccezionali”.