Massimo Bottura, Elio, ma anche studiosi e reduci della deportazione e della resistenza ma anche medici e ricercatori: sono solo alcuni dei personaggi premiati con l’Ambrogino D’Oro, la civica benemerenza che ogni anno il Comune di Milano assegna ai milanesi illustri. Esclusa l’influencer Chiara Ferragni, il cui nome era stato proposto da Forza Italia. Niente da fare nemmeno per l’Old Fashion, la storica discoteca milanese fuori dalla quale si consumò l’aggressione a Niccolò Bettarini, figlio di Simona Ventura, la cui candidatura era stata avanzata dalla Lega.
Gli Ambrogini alla memoria vanno al genetista Luigi Luca Cavalli Sforza e alla filosofa Ulianova Radice, direttrice di Gawiro e vicepresidente dell’associazione per il Giardino dei Giusti. Tra le persone insignite spicca anche il fondatore dei Centri Clinici NeMo ed ex presidente di Ledha Alberto Fontana. Fra le star dei fornelli Massimo Bottura, chef stellato dell’Osteria francescana di Modena e lo chef Claudio Sadler, titolare dell’Osteria di Porta Cicca, in Ripa di Porta Ticinese. Ci sono poi il magistrato Fabio Roia, il professor Marco Alloisio, a capo del reparto di chirurgia toracica della clinca Humanitas e all’avanguardia nella diagnosi e nella cura del cancro al polmone.
La Civica Benemerenza va anche a Laura Wronowski, che da ragazza, dopo l’8 settembre del 1943, si unì alle formazioni partigiane di Giustizia e Libertà, alla biologa Simona Polo, che dirige dirige all’Ifom, l’unita di ricerca Ubiquitina e trasmissione del segnale. Tante anche le associazioni, le organizzazioni umanitarie che riceveranno l’attestato, come il quotidiano dei vescovi Avvenire. La cerimonia di consegna delle Benemerenze si terrà, come da tradizione, al Teatro Dal Verme il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio.