"Mi lusinga essere così desiderata perché essendo estremamente femmina, è normale che mi faccia piacere che un uomo mi possa desiderare", ha rivelato in un'intervista al settimanale Chi
Ha venduto oltre sette milioni di dischi e i suoi concerti sono sempre sold out: tutti conoscono le canzoni di Cristina D’Avena che, come immaginabile, piace ai più piccoli ma tra i suoi fan ci sono anche quelli che sulla carta d’identità segnano qualche anno in più. “Memole dolce Memole”, “Il valzer del moscerino”, “Occhi di gatto”, “Kiss me Licia”, “I puffi” e una lista praticamente infinita. Mito dei bambini, dicevamo, ma sui social non è passata inosservata la sua improvvisa svolta da sex symbol.
La cantante, che di anni ne ha 54, si è raccontata in un’intervista al settimanale Chi: “So di essere un sogno erotico di molti uomini perché me lo hanno anche scritto. Mi lusinga essere così desiderata perché essendo estremamente femmina, è normale che mi faccia piacere che un uomo mi possa desiderare. Anche se, leggendo certi commenti che ricevo mi dico: ‘Ammazza, e pensare che canto i Puffi!'”.
Qualche tempo fa aveva postato una foto in bikini con tanto di posa provocante e nei commenti si erano lasciati andare (“Ti pufferei”): “I miei fan rock ai concerti mi urlano ‘escile!‘, lo scrivono anche sui cartelli ed è diventato un hashtag. Se potessi fare un cosplay? Sailor Moon o Licia.” Così come non sono passate inosservate le sue scollature: “Mi piace far vedere le cose belle che ho. Quella è tutta roba mia, merito della mia mamma. Non mi avrà fatto 1 metro e 80 ma il mio volume ce l’ho e guai a chi si azzarda a dire che è rifatto.”
Pose appariscenti che si concede per i fan ma con dei limiti da non superare: “Mi vedrete solo con le mie scollature perché mi piace far vedere le cose carine che ho. Ma senza esagerare. Non farò un video nuda aggrappata a una palla d’acciaio”. Contenta anche di essere considerata da sempre una icona gay: ” L’amore va vissuto per quello che è, un sentimento universale. Non ho problemi a vedere due uomini che si amano o due donne che si amano. L’amore è democratico, è uguale per tutti.”