Battibecco acceso a Otto e Mezzo (La7) le economiste Veronica De Romanis e Ilaria Bifarini. Quest’ultima, che si definisce “bocconiana redenta” ed è a favore dell’uscita dall’euro, osserva: “Ha ragione De Romanis, questo governo effettivamente vuole fare ciò che è stato fatto già dai precedenti governi, cioè liberarsi dai vincoli così stringenti imposti da Bruxelles”. “Ma non ha funzionato, questo è il punto”, ribatte De Romanis. Bifarini menziona l’austerity, ma De Romanis mostra un grafico, spiegando che l’austerity, finita nel 2012, non c’è stata coi governi Renzi e Gentiloni.
Le due economiste si rendono protagoniste di un fitto e botta e risposta, che riesplode diversi minuti dopo, quando Bifarini cita le sanzioni imposte dall’Unione Europea alla Russia e denuncia i danni all’export italiano. “I dati veramente dicono il contrario”, osserva De Romanis. “I suoi dati onestamente, se sono come quelli che ha mostrato a Bagnai nella trasmissione Agorà… poi, per favore, vorrei finire. Io non è che mi porto qui i dati e vengo a fare la lezione, altrimenti qui ognuno viene con la lavagnetta e fa la sua lezione”.

Interviene la conduttrice Lilli Gruber: “No, Bifarini, noi siamo contenti se gli ospiti arrivano qui documentati coi fatti e coi numeri. La nostra trasmissione cerca di basarsi su questo”.
“Sì, però poi ogni dato è contestabile” – risponde l’economista No Euro – “In economia le previsioni e le proiezioni il più delle volte sono numeri inoppugnabili”.

La polemica tra Bifarini e De Romanis si ripresenta, quando la prima dichiara di essere a favore dell’uscita dall’euro ma non dall’Unione Europea. E, smentendo la sua affermazione circa la validità delle previsioni in economia, menziona lo studio di un istituto di ricerca tedesco in cui viene previsto il crollo dell’euro.

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