WIDOWS di Steve McQueen. Con Viola Davis, Liam Neeson, Daniel Kaluuya. Usa 2018. Durata: 129’ Voto: 1,5/5 (DT)
Chicago, oggi. Quattro donne senza nulla in comune, tranne un debito lasciato dai mariti morti in un colpo finito male, si uniscono per recuperare un bottino nascosto, appianare il maltolto richiesto da un gruppo di malavitosi, e rifarsi una vita. Thriller caotico e farraginoso che ha per postulato politico una sfilata “united colors of Benetton” tra vedove, una più stereotipata dell’altra, e una parata di divetti e inutili camei che coinvolgono perfino la corsa a sindaco della città. Ovunque ti giri Widows imbarca acqua e affonda inesorabile nella sua fastosa produzione da serie A. La rapina delle signore non avvince neanche sotto tortura, le descrizioni dei dodici-tredici personaggi secondari distrae fino allo stordimento, allora: o sei Tarantino, e divaghi follemente sbattendotene di tutti; o sei Kubrick, e scolpisci alla perfezione i tempi criminali come un meccanismo ad orologeria. In mezzo c’è spazio solo per pietose lezioncine su “rape, rapette, rapucce, rapine” politicamente corrette e di Oscar calati dall’alto. Ah, ma Kaluuya (simbolica star colored di Get Out) che accidenti ci sta a fare?