La Razer BlackWidow Elite è una delle più recenti aggiunte alla famiglia di tastiere meccaniche da gaming di Razer, caratterizzata da un design con switch esposti, simile a quanto visto con la BlackWidow X, e dalla presenza nella parte superiore destra di appositi tasti per le funzioni multimediali ed una ghiera utilizzabile per regolare il volume, ma configurabile per molteplici funzionalità.
Il modello che abbiamo avuto modo di provare nel corso delle ultime settimane utilizza gli switch green di Razer, i medesimi che abbiamo già avuto modo di provare lo scorso anno sulla BlackWidow Chroma V2, che offrono un feedback sia sonoro che tattile richiedendo 50g di forza per raggiungere il punto di attuazione. I tasti durante la prova hanno sempre offerto una risposta ottima anche durante le azioni più concitate, al contempo offrendo un ottimo comfort se utilizzate per la digitazione di testi; unico punto potenzialmente a sfavore di questa tipologia di interruttore è la loro rumorosità, può risultare piacevole ed aiutare a mantenere il ritmo di digitazione se da soli, ma può diventare fastidioso per chi si trovasse a condividere con voi il medesimo ambiente, o i vostri compagni di gioco (o spettatori in streaming) nel caso utilizziate un microfono da tavolo o uno che non implementa sistemi di cancellazione dei rumori. Se la rumorosità è per voi un problema, Razer offre la BlackWidows Elite anche in varianti che impiegano i loro switch Orange (silenziosi ma con feedback tattile) e Yellow (silenziosi e senza feedback tattile).
Rispetto ai passati modelli della famiglia BlackWidow, l’Elite vede il jack combinato per cuffie e microfono e la porta USB posizionate finalmente sulla fiancata sinistra del dispositivo, rendendole molto più comode da utilizzare visto che non si rischia di avere il passaggio di cavi vicino al mouse. Un piacevole plus i nuovi tasti per i controlli multimediali, che permettono finalmente di poter regolare il volume o cambiare / pausare il brano in ascolto senza la necessità di ricorrere a combinazioni di tasti.
La BlackWidows Elite è uno dei modelli di punta della lineup di tastiere Razer, e quindi a bordo non può mancare l’acclamato sistema di retroilluminazione Chroma a tasti indipendenti. L’assenza sull’Elite di appositi tasti macro viene sostituita dalla funzionalità “Hypershift“, che permette di configurare per quasi ogni tasto una funzionalità secondaria attivabile premendolo in coppia con il tasto “fn“. Sia la gestione dei profili di retroilluminazione che le configurazioni delle macro sono gestite mediante Razer Synapse 3, l’ultima versione del software di configurazione del produttore californiano, che sembra finalmente aver risolto i problemi che affliggevano le versioni precedenti (sopratutto rallentamenti o blocchi anomali dell’applicazione), e offre la possibilità di salvare il tutto sia sul cloud di Razer sia su un’apposita memoria a bordo della tastiera.
Durante la prova non sono emerse problematiche con la tastiera, che conferma l’ottima qualità dei materiali utilizzati da Razer per i suoi prodotti High-End; il design a switch esposti inoltre offre il duplice vantaggio di dar maggior risalto all’illuminazione e rendere più semplice rimuovere polvere, briciole e capelli caduti fra i tasti, basta infatti un semplice passaggio con una bomboletta d’aria compressa senza la necessità di rimuovere i tasti, come avviene invece per le tastiere con switch “incassati”. Il prezzo di 179,99€ per quanto alto è in linea con quello richiesto da altri produttori per tastiere della medesima fascia, e va ricordato include un comodo poggiapolsi che si aggancia magneticamente alla parte frontale della tastiera.