Gli agenti della squadra mobile sono entrati questa mattina negli uffici della Fiom Cgil di Siracusa per acquisire documentazione relativa alla vertenza Set Impianti e alla successiva acquisizione da parte del Consorzio Sinergo di Gela. Una settimana fa erano stati arresti Roberto Getulio, segretario provinciale della Fim Cisl, e Marco Faranda, segretario provinciale della Uilm, con l’accusa di estorsione. Secondo la polizia, i due sindacalisti hanno chiesto alla società gelese 30mila euro, da pagare in più riprese, per non ostacolare l’avvio dell’attività della Sinergo ad Augusta. Ora la Procura di Siracusa indaga anche il segretario generale della Fiom Cgil di Siracusa, Antonino Recano. Il sindacato ha reso noto che Recano ha comunicato la decisione di autosospendersi da tutti gli incarichi.
Getulio (Cisl) e Faranda (Uilm), arrestati il 9 novembre scorso, erano stati colti in flagrante mentre intascavano un acconto di 1.500 euro ciascuno. Secondo l’accusa, i 3mila euro erano la prima tranche chiesta agli imprenditori per appianare ogni vertenza sindacale. Le vittime avevano denunciato tutto alla polizia che aveva quindi organizzato la trappola. Gli imprenditori si erano incontrati con i sindacalisti e non appena avvenuto lo scambio di denaro, erano intervenuti gli agenti arrestandoli.
Gli imprenditori in quetione sono appunto i titolari della Synergo Consorzio Nazionale che ha rilevato, alcuni mesi fa, all’asta giudiziaria la Set Impianti s.r.l., azienda di Augusta posta in liquidazione per fallimento, specializzata nel settore delle lavorazioni meccaniche. L’azienda gelese è in procinto di riavviare l’attività aziendale grazie al riassorbimento dei circa 120 lavoratori dell’impresa fallita. Secondo la polizia, i due sindacalisti avevano chiesto alla Synergo 30mila euro per non ostacolare appunto l’avvio dell’attività.
L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore di Siracusa, Gaetano Bono, ha portato poi gli agenti della squadra mobile all’ispezione negli uffici della Fiom Cgil di Siracusa di oggi, 17 novembre, per acquisire documentazione e all’iscrizione nel registro degli indagati di Recano che ha deciso quindi di autosospendersi. Il segretario generale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi, “confermando la piena fiducia nella condotta del segretario generale della Fiom, Recano, nell’espletamento del suo mandato e apprezzando il senso di responsabilità dimostrato”, ha accolto la sospensione “esprimendo incondizionata fiducia nell’operato della magistratura“. I due sindacalisti arrestati sono stati già sospesi rispettivamente da Cisl e Uilm.