Il cambio di conduzione ha portato nuova linfa a Domenica In, l’arrivo di Mara Venier ha fatto crescere gli ascolti del contenitore domenicale riuscendo spesso a superare il competitor. Cristina Parodi, che lo scorso anno era alla guida del programma con la sorella Benedetta, era finita nel mirino della critica dopo la chiusura de L’Arena di Massimo Giletti: “Ho provato con mia sorella, era il mio sogno. Non è andata, pazienza. Mi ritengo, comunque, una donna fortunata. Resta la soddisfazione di aver portato a termine una trasmissione difficile con ascolti dignitosi“.
L’ex volto de La Vita in diretta ha trovato rifugio nella seconda parte del pomeriggio festivo con “La prima volta” in onda alle 17,35. Il formato sta ottenendo ascolti tiepidi, anche se non disastrosi, ma la signora Gori si dice soddisfatta nel corso di un’intervista al settimanale Diva e Donna. Nel corso della chiacchierata rivela di aver fatto gli auguri alla Venier per questa nuova sfida ma si definisce molto diversa dalle colleghe: “Sono così come appaio. Dicono che sono algida, ma io sono una giornalista, non una donna di spettacolo. Non sarò mai come Mara Venier o Barbara d’Urso. Ho un’altra estrazione.”
Un modo per rimarcare le differenze professionali, una frecciatina sembra arrivare anche quando il discorso si sposta sulle luci. La particolare “illuminazione” di Barbara D’Urso è da sempre motivo di presa in giro: “A Torino dove registro ci sono telecamere con una definizione pazzesca. Porca miseria, mi dico, sono invecchiata parecchio. Ma faccio buon viso a cattivo gioco. Non voglio avere addosso la luce circonfusa come la Madonna.”
Solo un malinteso? In realtà sull’argomento si era già espressa qualche mese fa in un’intervista a Vero usando lo stesso tono: “Lo so, so si vedono le rughe! Non mi faccio mettere un armamentario di luci come hanno loro, perché la mia faccia è questa e va bene così. Non posso apparire come la Madonna, non mi piacerebbe. Poi effettivamente le telecamere in HD sono impietose, ma pazienza”.