Il Pontefice ha parlato davanti a 6mila indigenti: "Tanti Lazzaro che piangono, mentre pochi epuloni banchettano. L'ingiustizia è la radice perversa della povertà". Bergoglio si è soffermato anche sulla strage in Centrafrica: "Quel Paese ha bisogno di pace"
Ascoltare il grido dei poveri. È quanto chiede Papa Francesco in Piazza San Pietro nell’omelia per la II Giornata Mondiale dei Poveri di fronte a 6mila indigenti, accompagnati dai volontari e da esponenti delle varie realtà caritative che li assistono. “Davanti alla dignità umana calpestata – dice il Pontefice nel suo intervento – spesso si rimane a braccia conserte. Ma il cristiano non può stare a braccia conserte, indifferente. Il credente tende la mano, come fa Gesù con lui. Presso Dio il grido dei poveri trova ascolto, ma in noi? Cristo stesso, ci chiede di riconoscerlo in chi ha fame e sete, è forestiero e spogliato di dignità, malato e carcerato. C’è grande bisogno di gente che sappia consolare, ma non con parole vuote, bensì con parole di vita”.
Il grido dei poveri – spiega il Pontefice – è quello “dei tanti Lazzaro che piangono, mentre pochi epuloni banchettano con quanto per giustizia spetta a tutti. L’ingiustizia è la radice perversa della povertà“. Bergoglio ha esortato a dare risonanza al grido “strozzato di bambini che non possono venire alla luce, di piccoli che patiscono la fame, di ragazzi abituati al fragore delle bombe anziché agli allegri schiamazzi dei giochi. È il grido di anziani scartati e lasciati soli. È il grido di chi deve fuggire. Il grido dei poveri diventa ogni giorno più forte, ma ogni giorno meno ascoltato, sovrastato dal frastuono di pochi ricchi, che sono sempre di meno e sempre più ricchi“. Alle 13 il Pontefice ha organizzato un pranzo con circa 3mila bisognoso tra quelli arrivati per ascoltare l’omelia.
Papa Francesco si è soffermato anche su quanto è successo due giorni fa in un campo profughi in Centrafrica, dove un commando di ribelli ex-Seleka ha causato la morte 42 persone: “Con dolore ho appreso la notizia della strage compiuta due giorni fa in un campo di sfollati nella Repubblica Centrafricana, in cui sono stati uccisi anche due sacerdoti. Preghiamo per i morti e i feriti e perché cessi ogni violenza in quell’amato Paese che ha tanto bisogno di pace”. Parole di cordoglio che hanno toccato anche le situazione critiche negli Stati Uniti, nel Midwest e California: “Una preghiera speciale va anche a quanti sono colpiti dagli incendi che stanno flagellando la California, e ora anche alle vittime del gelo nella costa est degli Stati Uniti”.