Il taglio dei vitalizi riguarderà anche per gli ex consiglieri regionali e dovrà essere effettivo entro la metà del 2019. Il Movimento 5 stelle, in un articolo pubblicato sul Blog delle Stelle, ha annunciato che l’intervento previsto in legge di Bilancio riguarderà anche chi ha già terminato il mandato in Regione e quindi avrà effetto retroattivo. Esattamente come avvenuto per le indennità di Camera e Senato che sono state ridotte con due delibere approvate negli ultimi mesi. “Stiamo dimostrando”, si legge nel post del M5s, “di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale ai cittadini. Un esempio concreto è stato proprio il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari. Nella scorsa legislatura ci avevano fatto credere che era impossibile eliminare questo assurdo privilegio voluto fortemente dalla casta, ma abbiamo dimostrato che tutto questo, invece, è possibile. Basta volerlo”.
I grillini sul blog hanno anche riportato alcuni casi su cui intendono intervenire: “In Sardegna”, scrivono ad esempio, “l’ex vicepresidente del consiglio Claudia Lombardo (Fi) e l’ex assessore Andrea Biancareddu (Udc), sono dei baby pensionati (a 41 anni e 48 anni) con vitalizi mensili da oltre 7 mila euro (lordi). In Lombardia l’ex presidente del Consiglio della Regione Gianpiero Borghini, porta a casa ogni anno 63mila euro. In Abruzzo, invece, l’ex governatore Ottaviano Del Turco, somma al vitalizio da senatore (che da gennaio 2019 verrà tagliato) anche oltre 28mila euro lordi annui a carico della Regione: per lui doppio vitalizio”. E si chiude ricordando che invece i portavoce M5s eletti in Ue e in Italia, compresi quelli dei consigli regionali, “rinunciano volontariamente al vitalizio”: “Abbiamo chiesto più volte agli esponenti delle vecchie forze politiche di fare la stessa cosa, ma niente, non hanno mai voluto mollare questo ingiusto privilegio. Tranquilli: presto noi glielo tagliamo”.
Come già annunciato da Di Maio nelle scorse settimane, nel caso in cui le Regioni non dovessero adeguarsi alla richiesta, si interverrà con il blocco dei fondi statali. “Come faremo? Semplice”, si legge ancora, “se le Regioni entro la metà del 2019 non tagliano i vitalizi, noi gli tagliamo i fondi statali destinati a finanziare questi assurdi privilegi. Che sia chiaro: non andremo a toccare le risorse per la sanità, il welfare o altri servizi fondamentali destinati ai cittadini, ma i tagli riguarderanno solo gli sprechi delle Regioni. E tutto questo l’abbiamo scritto nella legge di bilancio. Perché noi non scherziamo quando c’è in ballo la dignità degli italiani”. E si conclude: “Vi sembra normale che le regioni da un lato debbano tagliare i servizi ai cittadini perché hanno sempre meno risorse e dall’altro continuino a sborsare fior di milioni di euro per pagare ogni anno i vitalizi agli ex consiglieri regionali? A noi sembra assurdo, anzi surreale e ingiusto”.