La procura di Milano ha iscritto nel registro degli indagati il magistrato Andrea Padalino, ora applicato ad Alessandria ma per molti anni a Torino, dove ha seguito importanti inchieste su terrorismo, pubblica amministrazione, criminalità organizzata. L’accusa ipotizzata nei suoi confronti, secondo quanto anticipato dalle pagine locali di alcuni quotidiani, è l’abuso d’ufficio.

La vicenda nasce dall’inchiesta per corruzione su un presunto giro di favori all’interno della procura torinese che vede coinvolti, tra gli altri, un appuntato dei carabinieri all’epoca dei fatti contestati in forza alla polizia giudiziaria, Renato De Matteis, e un noto avvocato penalista torinese, Pier Franco Bertolino. Il materiale raccolto nell’ambito di questa indagine era stato inviato per competenza a Milano, dove ad indagare sul pm Padalino, difeso dall’avvocato Massimo Di Noia, è il collega Eugenio Fusco. Su segnalazione del procuratore Armando Spataro, anche il Csm ha avviato un procedimento a carico del sostituto procuratore, che potrebbe essere interrogato nei prossimi giorni dai colleghi milanesi. Il pm, prima di essere iscritto, si era difeso sottolineando come l’appuntato “non è mai stato a me formalmente assegnato”, mentre l’avvocato abbia patrocinato soltanto in una piccola parte dei suoi processi, “quasi mille fascicoli l’anno”.

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