Quante ore al giorno trascorrete davanti a uno schermo? Non importa che sia il display del PC, dello smartphone o la TV. Quello che importa è che, quasi certamente, i vostri occhi ne risentono perché tutti gli schermi emettono la cosiddetta luce blu. Una delle soluzioni migliori per proteggerli è indossare degli occhiali che la bloccano, come quelli sviluppati dalla startup italiana Nowave, nata due anni orsono da un’idea di Mauro Piras e Gino Repetto.
Molti avranno già sentito parlare dalla luce blu. È una luce a una lunghezza d’onda tra i 380 e i 500 nm (nanometri) che non rientra dello spettro visibile dall’occhio umano. Anche se la identifichiamo con un colore ben preciso, non significa che “vedete blu”: non ne avete alcuna percezione. Vi accorgete solo degli effetti collaterali. Prima di tutto dell’insonnia, perché la luce blu diminuisce la secrezione dell’ormone della melatonina. Ecco perché gli esperti consigliano di non fissare schermi luminosi per almeno mezz’ora prima di andare a dormire. La carenza di melatonina causa anche difficoltà di concentrazione. Se dopo sei ore di lavoro davanti allo schermo iniziate a faticare a concentrarvi, non date per scontato che sia colpa del pranzo.
Oltre tutto, la luce blu è contenuta anche nell’illuminazione di abitazioni e uffici. Quindi “staccare gli occhi dal monitor” non sempre è efficace. Meglio schermarli da questo fastidioso “ospite fisso” con occhiali fatti apposta. A prescindere da difetti visivi che vi obbligano o meno a indossare le lenti correttive, quelle sviluppate da Nowave hanno la funzione di filtrare fisicamente la lunghezza d’onda blu. Sul sito della startup è proposta un’ampia varietà di montature, con design moderni e materiali alla moda. Il comune denominatore è la protezione degli occhi dalla luce blu. Se non avete difetti alla vista potete scegliere lenti neutre, altrimenti graduate. Potete persino selezionare il trattamento fotocromatico, che permette alle lenti di scurirsi da sole in presenza di forte luce ambientale. Insomma, non avrete bisogno degli occhiali da sole.
Molti di voi staranno pensando che in commercio ci sono molte soluzioni alternative per l’attenuazione della luce blu. Software installati su monitor, schermi di tablet e di smartphone. È vero, ma l’efficacia è minore rispetto agli occhiali, per due motivi. Il primo è che i software agiscono solo sulla luce emessa dagli schermi, non possono filtrare quella proveniente dall’illuminazione ambientale. In secondo luogo, i software possono “simulare” un filtro, ma non è detto che funzioni bene, perché il programma non conosce l’esatta temperatura colore a cui avete impostato lo schermo. Gli occhiali, va da sé, filtrano tutto quello che arriva agli occhi, tagliando la testa al proverbiale toro.
Qualunque sia la soluzione che deciderete di adottare, ricordate poche e semplici regole. La prima è che trascorrere molte ore davanti a uno schermo è dannoso, quindi distogliete lo sguardo il più spesso possibile. Secondo, se trascorrete tutto il giorno davanti allo schermo, prima di addormentarvi cercate di evitare di stare davanti a un altro schermo: ci sono i libri di carta da leggere, e molti altri passatempi più salutari per la vista. Terzo, i nostri occhi sono importanti, quindi prendetevene cura e proteggeteli con tutti gli strumenti a vostra disposizione.