Tra proteste e l’annuncio di un ricorso per resistere all’ingiunzione sono iniziate le prime demolizioni al Quadraro. “Stiamo per impugnare l’ingiunzione di demolizione per bloccare l’abbattimento delle villette ancora in piedi – fa sapere l’avvocato Tiziano Gizzi, legale di alcuni componenti della famiglia Casamonica sgomberati ieri- . È una corsa contro il tempo ma spero di riuscire a fermare la demolizione”.
Gli abitanti delle villette protestano e chiedono alternative: “È tornato Mussolini…I criminali siete voi. La Raggi come ci ha mandato fuori in un giorno ora ci deve trovare un alloggio. Io ho figli, non so come fare, dove andiamo?“, dice un uomo. “Io ho un bambino di sette mesi”, gli fa eco un altro. “Raggi così non va bene, non un foglio, non un preavviso. Non ci ha dato nulla”, affermano. “Non ci hanno detto nulla. Non ci aspettavamo di essere sgomberati. Non sappiamo dove andare. Stanotte abbiamo dormito in macchina con dieci bambini” racconta Luciano Casamonica, che ha alcuni familiari che abitavano nelle villette. “Qui vivono mia nipote, mio figlio – aggiunge – sono con loro da ieri per aiutarli. C’è anche una mia nipotina malata che è uscita pochi giorni fa dall’ospedale e ha bisogno di cure. Stavamo qui da 50 anni. Non capisco perché hanno sgomberato tutto così senza preavviso”. “Noi siamo italiani di 7 generazioni, prendete provvedimenti, aiutate la povera gente, che fate aiutate gli stranieri e noi italiani no?”dice donna uscendo con dei bustoni dalla zona presidiata dai vigili. Ad alcuni giornalisti che le chiedono dove andranno, la donna risponde: “Che dobbiamo fare, andremo a casa di Salvini e della Raggi“.
In realtà alcune delle ordinanze di demolizione risalgono addirittura agli anni Ottanta. Ma le regge dei “sovrani di Roma sud” nessuno aveva avuto mai il coraggio di toccarle. Gli sgomberati ostacolano anche il lavoro dei giornalisti: una donna ha anche fatto saltare il microfono a una cronista che si era avvicinata urlando di non voler essere ripresa. Ieri una scena simile si era verificata quando una giovane era passata in macchina per andare a prendere alcuni pacchi nelle villette ed aveva gettato della coca cola addosso ai cameramen. “Le operazioni stanno procedendo, ora provvederemo a completare lo sgombero delle altre villette. Stiamo lavorando con le ditte di trasporto per completare il trasferimento. In questa fase l’obiettivo è rendere inagibile i villini, poi andremo avanti con la rimozione e smaltimento dei materiali” dice il comandante della polizia locale Antonio di Maggio al Quadraro. “Le operazioni consistono nel rendere inagibili casette. Adesso si sospenderanno per procedere alla separazione dei materiali per poi smaltirli per tipologia dei materiali. Questa operazione andrà avanti tutto oggi e continuerà nei prossimi giorni fino al completo abbattimento. Questo è l’esempio più lampante con cui l’amministrazione dimostra di passare da parole ai fatti – dice la sindaca di Roma Virginia Raggi che oggi ha assistito alle operazioni -. Non ci fermiamo, andremo avanti fino a restituire questo territorio ai cittadini. Tra l’altro, avete visto che le case erano state costruite in aderenza all’acquedotto, quindi sono assolutamente abusive. Molti ci chiedono se potevano essere mantenute e destinate ad altro: no vanno smantellate”
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