“Scommetto che non hai il coraggio di sdraiarti sui binari e rialzarti in tempo”. Questa la prova di coraggio tanto assurda quanto pericolosa che martedì sera avrebbe causato la morte di un 15enne, Abdul El Said, investito da un treno alla stazione di Parabiago, tra Milano e Varese. Secondo quanto riporta il Quotidiano Nazionale, il ragazzo, che frequentava un istituto professionale nella vicina Legnago, si è steso sui binari, aspettando l’arrivo del convoglio, convinto di farcela, di rialzarsi in tempo per “godersi l’ammirazione del gruppo”. Una “roulette russa” alla quale, secondo le prime ricostruzioni, l’adolescente avrebbe partecipato volontariamente, insieme ad un 13enne, sempre di origini magrebine, raccogliendo la sfida lanciata da alcuni amici. “Ho visto il ragazzo sdraiarsi sui binari – racconta un testimone – Con lui c’era un gruppo di amici e amiche, italiani e stranieri. Mi è sembrato che ci fosse in corso una specie di sfida di coraggio. Non ho fatto in tempo a capire cosa stesse succedendo esattamente fra loro quando è arrivato il treno”.
Sono circa le 19,15 quando scatta l’allarme sul regionale di Trenitalia, partito alle 18,29 dalla stazione centrale e diretto a Domodossola che, però, non ferma a Parabiago. Il convoglio viaggia ad una velocità di circa 100 chilometri orari. Il macchinista attiva immediatamente la frenata d’emergenza. “Abbiamo sentito un urlo, poi la frenata del treno“, raccontano alcuni pendolari. Sul posto arrivano subito i soccorritori e i medici, ma per Abdul non c’è niente da fare. La scena descritta dalle pagine di Qn è catastrofica. Sulla banchina arrivano i genitori e gli amici del 15enne. Sono sconvolti. Alcuni di loro inveiscono contro il 13enne magrebino, sopravvissuto. Sotto shock il giovane all’arrivo dei carabinieri, secondo il testimone, tenta di rubare una pistola dicendo di “volersi ammazzare”, poi viene trasportato in ospedale. La madre di Abdul ha un mancamento. Alcuni pendolari scendono dal treno, sono visibilmente innervositi dal disagio (sono rimasti bloccati fino alle 22).
Sulla vicenda ha aperto un’indagine la Procura di Busto Arsizio. Per capire se quanto accaduto sia realmente frutto di un “gioco” o di un incidente, gli inquirenti hanno ascoltato il macchinista. Ma per chiarire la dinamica sarà necessario analizzare i filmati di sorveglianza della stazione che potrebbero aver ripreso la scena.