Sull'enorme successo delle Luci d'artista di Salerno, alcuni comuni del Barese a forte vocazione turistica hanno pensato di capitalizzare l'enorme flusso di visitatori durante le festività di fine anno. Con grande polemica di chi è contrario a chiudere i borghi con tornelli e card a pagamento. Nella capitale dei Trulli è allo studio una proposta alternativa, non gratis ma facoltativa. De Caro, presidente Anci: "Ogni sindaco fa quello che vuole"
Centri storici a pagamento nella provincia di Bari. L’iniziativa parte dal comune di Polignano, cittadina a 20 chilometri dal capoluogo pugliese che – in occasione del Natale – illumina il borgo antico con le famose luminarie di Salerno ma chiede ai visitatori l’acquisto di una card da 5 euro per poter accedervi e per usufruire dei servizi. Fa di più: introduce dei tornelli per regolare gli ingressi. Insomma a una famiglia di quattro persone un giro nel centro storico costa 20 euro. Il provvedimento sarà in vigore nei fine settimana sino all’8 dicembre e poi sino al 6 gennaio, tutti i giorni. La regola non vale per i residenti di Polignano, ma per tutti gli altri sì. La cosa fa storcere il naso e non poco.
Mentre la polemica non si placa, anzi si allarga. Tanto più che Salerno, madre delle luminarie, gode di un patrimonio di 1 milione e mezzo di visitatori “certificati” che non hanno mai pagato il pedaggio. Un flusso di visitatori che da 13 anni è cresciuto in modo esponenziale portando in città da novembre a gennaio turisti proveniente da ogni parte di Italia. Per intenderci, lo storico evento campano – riproposto a Polignano – prevede altre iniziative collaterali che sono a pagamento come la ruota panoramica, l’accesso al villaggio di Babbo Natale e ai presepi di sabbia. Tutti eventi circoscritti. Mentre le luminarie restano libere. Eppure l’idea di Domenico Vitto contagia anche il vicinato. A difenderlo a spada tratta è Michele Longo, presidente della Commissione turismo Anci Puglia e sindaco di Alberobello, la città dei trulli, dichiarata patrimonio dell’Unesco. Della serie se può farlo lui, figuriamoci io. E allora inventa una strategia: una ‘Fondazione di partecipazione’ che mettendo insieme le associazioni di settore avrà il compito di confezionare una proposta turistica per i visitatori. L’idea è quella di creare un percorso artistico, culturale e culinario per le vie di Alberobello dove accompagnare il turista attraverso guide specializzate. Solo i turisti interessati, con un contributo di 5 euro, potranno usufruire del servizio. “Un modo per valorizzare la storia della nostra città”, commenta Longo.
Nei fatti un ticket per accedere al centro storico e non solo, ma con un pedaggio assolutamente facoltativo. Il modello seguito dal sindaco è quello che in Sardegna – nella località di Barumini – ha portato all’assunzione a tempo indeterminato di cinquanta figure professionali del settore. Cosa diversa quindi da quanto deciso dal sindaco di Polignano. Le luminarie sui trulli di Alberobello quindi saranno visibili a tutti e senza pedaggio. Una iniziativa fortunata che ha portato in Puglia tantissimi turisti nel periodo natalizio, circa 130mila di cui il 48 per cento è di nazionalità straniera. Molti provengono dall’est asiatico, Giappone e Cina in particolare. L’iniziativa di Polignano resta quindi unica, almeno per il momento. Il presidente nazionale dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro – intanto – stringe la spalle: “Ogni sindaco decide per conto suo”.