“I fratelli Graviano alloggiavano a poca distanza dalla villa di Berlusconi in Sardegna” (a poco più di un chilometro in linea d’aria ndr). Parola di Salvatore Baiardo, condannato per favoreggiamento ai boss di Branciaccio. ‘Sekret – speciale Trattativa Stato-mafia’, la serie esclusiva ideata e condotta da Marco Lillo sulle stragi del ’92 e del ’93 e sull’accordo tra Cosa nostra e pezzi delle istituzioni, torna con la sesta puntata inedita sulla piattaforma TvLoft. E’ il 27 gennaio 1994: fratelli Graviano vengono arrestati in un ristorante di Milano mentre stanno cenando. Da quel momento, i Carabinieri apprendono l’esistenza di un personaggio chiave della latitanza dei due mafiosi siciliani. E’ un certo Salvatore Baiardo, gelataio, figlio dell’ex assessore socialdemocratico di Omegna, un paese sul lago d’Orta in Piemonte.
Marco Lillo racconta il legame dei fratelli Graviano, rinchiusi al 41 bis per le stragi del 1992 e del 1993, con colui che fino al loro arresto era un insospettabile gelataio.
Baiardo è l’uomo che li ha ospitati, portati in giro e nascosti per anni. Originario di Bagheria, si scoprirà essere il cugino della moglie di Cesare Lupo, braccio destro dei boss di Brancaccio.
Baiardo, che verrà poi condannato per favoreggiamento ai Graviano, racconterà molte cose alla Dia di Firenze che sta indagando sulla strage di Via dei Georgofili. Soprattutto, fornirà dettagli interessanti sui luoghi della loro latitanza. I due fratelli, nell’estate del 1993, hanno villeggiato a Forte dei Marmi e nell’agosto dello stesso anno sono stati anche in Sardegna, in Costa Smeralda. Baiardo racconta che aveva preso in affitto per i Graviano una villa situata a Punta Volpe, non molto distante da quella dell’ex premier Silvio Berlusconi. Queste dichiarazioni non sono mai state riscontrate: Baiardo, per i magistrati, è risultato non attendibile. Di sicuro, quell’estate i Graviano erano erano molto vicini a Berlusconi, secondo il pm Giuseppe Nicolosi; ma non soggiornavano nella villa lussuosa descritta da Baiardo, bensì nel residence “I Tramonti”, sempre a Punta Volpe.
Nel 2012, al telefono con Il Fatto quotidiano, il favoreggiatore dei boss ha raccontato di aver pagato 200 milioni di lire la villa in cui alloggiavano i Graviano: “In linea d’aria erano 200 metri (in realtà è poco più un chilometro in linea d’aria ndr) dall’ex presidente del Consiglio”. Al residence “I Tramonti” dormivano lui e suo cugino, secondo il gelataio di Omegna. Ma precisa che quella vicinanza non allude ad alcun rapporto tra i Graviano e Berlusconi: “Da quello a dire che si conoscevano, si frequentavano, c’è di mezzo il mare, veramente”.
Ma Baiardo è un tipo ambiguo. E non c’è nessun riscontro alle sue affermazioni che non hanno portato a delle certezze giudiziarie.
Sekret, per ricostruire la versione di Baiardo, ha intervistato Michele Giuttari, oggi scrittore di successo, ma al tempo super poliziotto al servizio di Pier Luigi Vigna, procuratore della Dia (Direzione Investigativa Antimafia) di Firenze. È proprio Giuttari ad accompagnare Vigna nel carcere di Busto Arsizio per interrogare il favoreggiatore dei due boss di Brancaccio: “Ebbi impressione che Vigna abbia ritenuto attendibile il Baiardo”. Poi aggiunge “Ci disse che uno dei due fratelli quando doveva fare qualche telefonata si allontanava, per non far ascoltare il contenuto al Baiardo e lui ebbe l’impressione che parlasse con qualche personaggio importante”.
Le prime cinque puntate di ‘Sekret – Speciale Trattativa Stato-mafia’, firmate da Marco Lillo sono in esclusiva per gli abbonati su www.tvloft.it.
TVLoft - 22 Novembre 2018
‘Sekret Speciale Trattativa’ esclusivo su TvLoft: la latitanza dei boss Graviano in Sardegna, a poca distanza dalla villa di Berlusconi
La Playlist TVLoft
“I fratelli Graviano alloggiavano a poca distanza dalla villa di Berlusconi in Sardegna” (a poco più di un chilometro in linea d’aria ndr). Parola di Salvatore Baiardo, condannato per favoreggiamento ai boss di Branciaccio. ‘Sekret – speciale Trattativa Stato-mafia’, la serie esclusiva ideata e condotta da Marco Lillo sulle stragi del ’92 e del ’93 e sull’accordo tra Cosa nostra e pezzi delle istituzioni, torna con la sesta puntata inedita sulla piattaforma TvLoft. E’ il 27 gennaio 1994: fratelli Graviano vengono arrestati in un ristorante di Milano mentre stanno cenando. Da quel momento, i Carabinieri apprendono l’esistenza di un personaggio chiave della latitanza dei due mafiosi siciliani. E’ un certo Salvatore Baiardo, gelataio, figlio dell’ex assessore socialdemocratico di Omegna, un paese sul lago d’Orta in Piemonte.
Marco Lillo racconta il legame dei fratelli Graviano, rinchiusi al 41 bis per le stragi del 1992 e del 1993, con colui che fino al loro arresto era un insospettabile gelataio.
Baiardo è l’uomo che li ha ospitati, portati in giro e nascosti per anni. Originario di Bagheria, si scoprirà essere il cugino della moglie di Cesare Lupo, braccio destro dei boss di Brancaccio.
Baiardo, che verrà poi condannato per favoreggiamento ai Graviano, racconterà molte cose alla Dia di Firenze che sta indagando sulla strage di Via dei Georgofili. Soprattutto, fornirà dettagli interessanti sui luoghi della loro latitanza. I due fratelli, nell’estate del 1993, hanno villeggiato a Forte dei Marmi e nell’agosto dello stesso anno sono stati anche in Sardegna, in Costa Smeralda. Baiardo racconta che aveva preso in affitto per i Graviano una villa situata a Punta Volpe, non molto distante da quella dell’ex premier Silvio Berlusconi. Queste dichiarazioni non sono mai state riscontrate: Baiardo, per i magistrati, è risultato non attendibile. Di sicuro, quell’estate i Graviano erano erano molto vicini a Berlusconi, secondo il pm Giuseppe Nicolosi; ma non soggiornavano nella villa lussuosa descritta da Baiardo, bensì nel residence “I Tramonti”, sempre a Punta Volpe.
Nel 2012, al telefono con Il Fatto quotidiano, il favoreggiatore dei boss ha raccontato di aver pagato 200 milioni di lire la villa in cui alloggiavano i Graviano: “In linea d’aria erano 200 metri (in realtà è poco più un chilometro in linea d’aria ndr) dall’ex presidente del Consiglio”. Al residence “I Tramonti” dormivano lui e suo cugino, secondo il gelataio di Omegna. Ma precisa che quella vicinanza non allude ad alcun rapporto tra i Graviano e Berlusconi: “Da quello a dire che si conoscevano, si frequentavano, c’è di mezzo il mare, veramente”.
Ma Baiardo è un tipo ambiguo. E non c’è nessun riscontro alle sue affermazioni che non hanno portato a delle certezze giudiziarie.
Sekret, per ricostruire la versione di Baiardo, ha intervistato Michele Giuttari, oggi scrittore di successo, ma al tempo super poliziotto al servizio di Pier Luigi Vigna, procuratore della Dia (Direzione Investigativa Antimafia) di Firenze. È proprio Giuttari ad accompagnare Vigna nel carcere di Busto Arsizio per interrogare il favoreggiatore dei due boss di Brancaccio: “Ebbi impressione che Vigna abbia ritenuto attendibile il Baiardo”. Poi aggiunge “Ci disse che uno dei due fratelli quando doveva fare qualche telefonata si allontanava, per non far ascoltare il contenuto al Baiardo e lui ebbe l’impressione che parlasse con qualche personaggio importante”.
Le prime cinque puntate di ‘Sekret – Speciale Trattativa Stato-mafia’, firmate da Marco Lillo sono in esclusiva per gli abbonati su www.tvloft.it.
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Mondo
‘In Ucraina è guerra per procura’: a dirlo è il segretario di Stato Usa Marco Rubio. E il Cremlino plaude
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Più che le conclusioni del Consiglio europeo sembrano un bollettino di guerra, con i nostri governanti che, in un clima di ubriacatura collettiva, programmano una spesa straordinaria di miliardi su miliardi per armi, missili e munizioni. E la premier Meloni cosa dice? 'Riarmo non è la parola adatta' per questo piano. Si preoccupa della forma e di come ingannare i cittadini. Ma i cittadini non sono stupidi! Giorgia Meloni come lo vuoi chiamare questo folle programma che, anziché offrire soluzioni ai bisogni concreti di famiglie e imprese, affossa l’Europa della giustizia e della civiltà giuridica per progettare l’Europa della guerra?". Lo scrive Giuseppe Conte sui social.
"I fatti sono chiari: dopo 2 anni e mezzo di spese, disastri e fallimenti in Ucraina anziché chiedere scusa agli italiani, Meloni ha chiesto a Von der Leyen di investire cifre folli in armi e spese militari dopo aver firmato sulla nostra testa a Bruxelles vincoli e tagli sugli investimenti che ci servono davvero su sanità, energia, carovita, industria e lavoro. Potremmo trovarci a spendere oltre 30 miliardi aggiuntivi sulle armi mentre ne mettiamo 3 scarsi sul carobollette".
"Stiamo vivendo pagine davvero buie per l’Europa. I nostri governanti, dopo avere fallito con la strategia dell’escalation militare con la Russia, non hanno la dignità di ravvedersi, anzi rilanciano la propaganda bellica. La conclusione è che il blu di una bandiera di pace scolora nel verde militare. Dai 209 miliardi che noi abbiamo riportato in Italia dall'Europa per aziende, lavoro, infrastrutture, scuole e asili nido, passiamo a montagne di soldi destinati alle armi".
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Much appreciated". Lo scrive Elon Musk su X commentando un post in cui si riporta la posizione della Lega e di Matteo Salvini sul ddl Spazio e Starlink. Anche il referente in Italia del patron di Tesla, Andrea Stroppa, ringrazia via social Salvini: "Grazie al vice PdC Matteo Salvini per aver preso posizione pubblicamente".
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - Gianfranco Librandi, presidente del movimento politico “L’Italia c’è”, ha smentito categoricamente le recenti affermazioni giornalistiche riguardanti una presunta “coalizione di volenterosi” per il finanziamento di Forza Italia. Librandi ha dichiarato: “Sono tutte fantasie del giornalista. Smentisco assolutamente di aver parlato di una coalizione di volenterosi che dovrebbero contribuire al finanziamento del partito”.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Il vergognoso oltraggio del Museo della Shoah di Roma è l'ennesimo episodio di un sentimento antisemita che purtroppo sta riaffiorando. È gravissima l'offesa alla comunità ebraica ed è gravissima l'offesa alla centralità della persona umana e all'amicizia tra i popoli. Compito di ognuno deve essere quello di prendere decisamente le distanze da questi vergognosi atti, purtroppo sempre più frequenti in ambienti della sinistra radicale infiltrata da estremisti islamici , che offendono la memoria storica e le vittime della Shoah. Esprimo la mia più sentita solidarietà all'intera Comunità ebraica con l'auspicio che tali autentici delinquenti razzisti antisemiti siano immediatamente assicurati alla giustizia ". Lo ha dichiarato Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Meloni ha perso un'occasione rispetto a due mesi fa quando si diceva che sarà il ponte tra l'America di Trump e l'Europa e invece Trump parla con Macron, con Starmer e lo farà con Merz. Meloni è rimasta un po' spiazzata. Le consiglio di non essere timida in Europa perchè se pensa di sistemare i dazi un tete a tete con Trump, quello la disintegra. Meloni deve stare con l'Europa e Schlein quando le dice di non stare nel mezzo tra America e Europa è perchè nel mezzo c'è l'Oceano e si affoga". Lo dice Matteo Renzi a Diritto e Rovescio su Rete4.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "La politica estera cambia la vita delle famiglie, aiuta la gente a capire e anche gli errori fatti. In Italia il casino sui consumi lo ha fatto Salvini: ha fatto una norma sul codice della strada per ridurre gli incidenti e va bene ma non è giusto fare una campagna terroristica sul vino. E poi c'è Trump che fa i dazi ma la roba nostra piace nel mondo e se ci mettono i dazi, ci fregano. I sovranisti di casa nostra dicono 'viva Trump' ma Trump ci distrugge l'economia". Lo dice Matteo Renzi a Diritto e Rovescio su Rete4. "E poi c'è anche l'Europa che è un po' troppo burocratica".
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - “La sicurezza delle telecomunicazioni è fondamentale, nell’interesse italiano sarebbe singolare scegliere un soggetto francese (con partecipazione azionaria anche cinese?) anziché un sistema tecnologicamente più sviluppato ed all’avanguardia come quello americano. Peraltro notiamo con stupore che, come già avvenuto per alcune case farmaceutiche durante il Covid, un titolo francese abbia guadagnato in Borsa più del 500% in pochi giorni. Siamo certi che, in una fase delicata come questa, ogni scelta vada ponderata esclusivamente nel nome dell’interesse nazionale italiano, senza pregiudizi ideologici, ritenendo gli Usa un partner imprescindibile per la sicurezza e la crescita del nostro Paese”. Così in una nota Paolo Borchia, capo delegazione Lega al Parlamento europeo, e Paolo Formentini, deputato Lega, responsabile dipartimento Esteri della Lega.