Maggiori fondi per la sanità e rinnovo dei contratti tra le motivazioni principali. Fp Cgil: "Il governo da una parte fa assistenzialismo, con il reddito di cittadinanza, dall’altra taglia i servizi. Volontà di far galleggiare il Ssn per consentire di lasciare campo libero al privato". La ministra Grillo: "In legge di Bilancio ci sono le risorse"
Medici e veterinari del Sistema sanitario nazionale oggi incrociano le braccia per 24 ore. Migliaia di interventi programmati negli ospedali salteranno a seguito della protesta indetta da tutte le principali sigle sindacali della categoria, come Fp Cgil Medici e Anaao. Lo sciopero è a sostegno della richiesta di maggiori fondi per la Sanità pubblica e del rinnovo del contratto di lavoro, fermo da dieci anni. Secondo i sindacati la protesta è “anche a favore dei cittadini, per garantire a tutti un’assistenza adeguata”. Come da disposizioni di legge, sarà garantita la continuità delle prestazioni indispensabili. Sono decine le manifestazioni in programma in tutta Italia. La mobilitazione coinvolge anche anche gli specializzandi anestesisti.
Secondo Carlo Palermo, il segretario nazionale di Anaao Assomed, l’adesione è “maggiore rispetto alle aspettative, pari a 80-90% del personale“, cosa che non accadeva da anni. “Non è uno sciopero corporativo – ha detto Palermo – ma non possiamo accettare che il diritto a un contratto dignitoso venga messo in concorrenza con il diritto alla salute dei cittadini. Le Regioni hanno avuto i fondi e ora qualcuno si assuma la responsabilità di finanziare ciò che è previsto dalle leggi. Chi lavora nel servizio sanitario ha diritto ad un giusto salario”.
“Hanno aderito allo sciopero 12mila anestesisti-rianimatori, il 90%, 40mila interventi sono stati sospesi – ha sottolineato Marco Chiarelli, presidente dell’Arooi-Emac Marche – non ha senso che il ministro ci dica che le risorse ci sono dall’anno prossimo, ma intanto restiamo in condizioni economiche vergognose. Le risorse vanno stanziate nella Manovra di questo anno”.
Andrea Filippi, segretario nazionale Fp Cgil medici, durante la conferenza stampa dei sindacati della dirigenza ha denunciato “vent’anni di definanziamento del Ssn” e “la campagna denigratoria contro i medici”, attaccando il governo che “da una parte fa assistenzialismo, con il reddito di cittadinanza, dall’altra taglia i servizi. Credo che ci sia la volontà di far galleggiare il Ssn per consentire di lasciare campo libero al privato”.
La ministra Giulia Grillo, che oggi riceverà i rappresentanti dei sindacati, ha affermato che “nella legge di bilancio ci sono le risorse per onorare gli impegni presi rispetto ai rinnovi contrattuali 2019-2021. Contestualmente è previsto l’aumento del fabbisogno sanitario nazionale standard. Gli impegni previsti per il rinnovo della dirigenza, da prime valutazioni, si aggirano intorno ai 450 milioni l’anno“. “Ci sono – conclude la ministra – le premesse per rientrare nell’aumento programmato del Fondo sanità che vale 4,5 miliardi in 3 anni”.