Nella città dove la maggioranza ha dato il via libera alla mozione della Lega contro l’aborto, il 24 novembre sfilano due cortei di senso opposto. Uno fatto da Forza Nuova, destra e ultracattolici e l’altro promosso dall’associazione femminista Non una di meno e dall’Anpi. La mozione, votata anche dalla capogruppo del Pd in consiglio comunale Carla Padovani, dichiara Verona “città a favore della vita” e inserisce nell’assestamento di bilancio fondi per iniziative e associazioni contro l’aborto.

Il convegno “Verona Vandea d’Europa” voluto dal partito di Roberto Fiore doveva iniziare alle 11 al Grand Hotel des Arts, in centro, ma ieri l’albergo ha revocato la concessione della sala per “sopravvenute ragioni di sicurezza”. “Ad un successivo approfondimento – prosegue la nota del segretario provinciale di Fn, Pietro Amodeo – si appurava che in realtà l’Hotel era stato “visitato” da qualche scappato di casa che goffamente tentava di esprimere in modo piuttosto primordiale un prevedibile dissenso rispetto ai temi trattati dal convegno stesso. Fatti, questi, che non ci destano preoccupazione né meraviglia”. E annunciando che il convegno si farà lo stesso, Forza Nuova conclude: “Gli eroi della nuova resistenza con i loro sodali eternamente indecisi sul proprio genere si possono pure mettere il cuore in pace”. Il convegno non si farà più all’hotel, ma nella Sala Giavoni all’interno di Porta Palio, gestita dalla Società di Mutuo Soccorso. Uno spazio comunale dato in concessione gratuita all’associazione dal 1981.

La contromanifestazione – Anche l’Anpi scende in campo e in una nota la sezione di Verona esprime “forte preoccupazione: la città sarà nuovamente teatro di eventi che richiamano all’odio e all’intolleranza ed evocano un’ideologia che si pensava condannata dalla storia. Non rimaniamo indifferenti. È indispensabile – prosegue il comunicato – un impegno quotidiano di tutti i cittadini che si riconoscono nei valori della Costituzione nata dalla Resistenza, in difesa della parità di genere, dei diritti e della dignità”. Secondo l’Anpi, al convegno saranno presenti “relatori noti per le loro posizioni intolleranti e lesive della dignità delle persone, in particolare delle donne e dei migranti, e un corteo che vedrà sfilare Forza Nuova. Una legge dello Stato italiano, per una maternità libera e consapevole, confermata da un importante pronunciamento referendario“. Tutto questo, conclude l’Anpi, “in coincidenza con la manifestazione nazionale a Roma, in occasione della giornata internazionale contro la violenza di genere, organizzata dall’Associazione Non Una Di Meno per difendere i valori quali la libertà e l’uguaglianza, diritti inalienabili sanciti dalla Costituzione“.

Civati intanto assicura la sua partecipazione e invita a “sostenere la battaglia di Non una di meno sulla rivendicazione dei diritti e contro le manovre oscurantiste del governo, sostenuto volentieri dai partiti neofascisti”. Proprio a Verona, continua Civati, “è in corso una saldatura di ultra conservatori cattolici ed estrema destra, con l’approvazione del ministro Fontana. Non è solo un fenomeno locale, è un laboratorio che sta progettando quel che si vuole riproporre su scala nazionale”.

Mozioni a Roma e Milano. Manifestazione a Roma – Intanto ieri una mozione simile a quella di Verona è stata bocciata in consiglio comunale a Roma. Era stata presentata da Fratelli d’Italia. L’obiettivo era di far “proclamare ufficialmente” anche la Capitale “città a favore della vità e inserire questo principio generale” nel suo statuto. L’Assemblea Capitolina, presieduta da Marcello De Vito, ha respinto il documento con 33 voti contrai e 6 favorevoli. E nello stesso giorno anche a Milano Luigi Amicone di Forza Italia ha presentato un testo simile a Palazzo Marino. Vista la protesta silenziosa in aula di alcune attiviste di Non una di meno, vestite come le ancelle di Handmaid’s Tale, la discussione è stata rimandata alla settimana prossima. E in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, domani a Roma è prevista una manifestazione. Partenza alle 14 da Piazza della Repubblica.

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