“Ho lavorato due anni in nero, mi pagava Antonio Di Maio“. Lo sostiene Salvatore Pizzo di Pomigliano d’Arco intervistato dalle Iene, nella puntata andata in onda su Italia 1 il 25 novembre. La trasmissione di Mediaset denuncia casi di lavoro nero nell’impresa edile del padre del leader del Movimento 5 stelle. Quando Pizzo si infortunò ad un dito, sostiene sempre l’operaio, il padre del vicepremier avrebbe chiesto “di non dire che mi ero fatto male nel suo cantiere. Mi consigliò di dire che mi ero fatto male in casa”.
I fatti, precisa il programma di Mediaset, risalgono a “un periodo antecedente di due anni a quando Luigi Di Maio è diventato proprietario al 50% dell’azienda di famiglia”, impresa in cui lo stesso attuale vicepremier ha lavorato per un periodo come operaio. Incalzato dall’inviato Filippo Roma, Di Maio ha assicurato di voler fare luce su quanto denunciato da Salvatore Pizzo. “Io non gestisco direttamente l’azienda. E tra il 2009 e il 2010 non ero socio. A me questa cosa non risulta ma il fatto è grave, verificherò”.
Tra Luigi Di Maio e il padre, emerge dall’intervista alle Iene, i rapporti non sono sempre stati idilliaci: “Io e mio padre per anni non ci siamo neanche parlati, non c’è stato un bel rapporto per anni, adesso è migliorato un po’. Non sapevo di lavoratori in nero. A me non risulta ma il fatto è grave, non mi ricordo di questo operaio ma ce ne sono stati tanti. A quell’epoca avevo 24-25 anni, io nell’azienda di famiglia ho aiutato mio padre come operaio ma non gestivo le cose di famiglia. Devo verificare questa cosa, verifichiamo tutto assolutamente”.
Durante la messa in onda del servizio, il leader M5s è quindi intervenuto su Facebook, spiegando che effettivamente l’operaio ha lavorato in nero per l’azienda del padre. “Il caso di stasera riguarda un lavoratore che 8 anni fa ha lavorato in nero per mio padre. Sono contento abbia trovato il coraggio di denunciare pubblicamente dopo 8 anni. Ho letto dei commenti che lo attaccano per averlo detto pubblicamente solo ora, personalmente non credo lo si debba aggredire, inoltre credo che Salvatore Pizzo abbia anche votato il Movimento”, scrive Di Maio su facebook. “Salvatore Pizzo – racconta il leader del M5s – all’epoca dei fatti si è rivolto al sindacato Cgil che gli consigliò di trovare un accordo con mio padre per farsi assumere, e infatti poi ha ottenuto un contratto regolare. Successivamente gli fu corrisposto anche un indennizzo. Mio padre ha fatto degli errori nella sua vita, e da questo comportamento prendo le distanze, ma resta sempre mio padre. E capirete anche che sia improbabile che un padre racconti al figlio 24enne un accaduto del genere”. E ha quindi concluso: “Come sempre manterrò gli impegni presi e consegnerò a Filippo Roma i documenti su questa vicenda in particolare, che intanto ho chiesto di procurare a mio padre, e faremo tutte le verifiche che servono su quanto raccontato da Salvatore nel servizio”.