La goccia che ha probabilmente fatto traboccare il vaso è stata la fotografia di un uomo che faceva i propri bisogni su un muro esterno della basilica di Santa Maria Maggiore, in centro a Trento. Il presidente della Provincia autonoma, il leghista Maurizio Fugatti, ha deciso di ricorrere alle guardie giurate armate per proteggere i fedeli che vanno alla messa. Provvedimento insolito, anche perché prevede lo stanziamento di 50mila euro. La decisione è stata presa dalla giunta che provvederà a emanare un bando per “la tutela e il presidio dei luoghi di culto”. Soltanto allora si saprà quali sono le condizioni di sicurezza che Fugatti intende garantire. Ma è probabile che coincidano con la celebrazione delle messe, una al mattino nei giorni feriali, due nei giorni festivi. L’annuncio è stato dato dallo stesso governatore: l’idea leghista avrebbe lo scopo di scortare i fedeli, in modo di impedire ai mendicanti di chiedere loro l’elemosina in modo petulante o insistente.

La decisione ha colto di sorpresa anche il parroco, che, intervistato dall’Adige, ha detto di non essere stato nemmeno avvertito. Ma ci sarebbe già l’assenso dell’arcivescovo Lauro Tisi. Negli ultimi mesi la parrocchia aveva deciso di limitare l’apertura della chiesa a poche ore al giorno, non potendo garantire una vigilanza costante all’interno. Si sono, infatti, verificati tentativi di furto delle elemosine. Nelle ore di apertura, però, i volontari dell’Associazione nazionale carabinieri in pensione avevano garantito una presenza per dissuadere eventuali malintenzionati.

“Di rintracciare la persona che ha imbrattato l’esterno se ne devono occupare le forze dell’ordine – ha dichiarato Fugatti – A noi interessa garantire la fruibilità del luogo di culto”. E così in coincidenza con le funzioni religiose, all’ingresso della basilica si potranno trovare le guardie giurate, come avviene per le banche, per le gioiellerie o per i grandi magazzini. Pochi giorni fa, dopo una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza, Fugatti aveva commentato: “Abbiamo avuto rassicurazioni dalle forze dell’ordine per gli interventi relativi alla sicurezza in piazza Dante e in piazza Santa Maria Maggiore, ottenendo una risposta positiva consapevoli dell’impegno quotidiano che questo comporta”. Evidentemente le decisioni adottate in quella sede non sono bastate al presidente della Provincia autonoma.

Consacrata nel 1524, la basilica ha una grande importanza storica. Nel 1545 fu meta della prima processione solenne del Concilio di Trento, ospitando successivamente alcune cerimonie minori. Ma nella terza e finale fase dell’assise dei vescovi, nel 1562-63, ospitò le congregazioni generali.

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