Fondi stanziati nella legge di Bilancio 2018, scritta dal precedente governo e nei fatti sono stati confermati dal decreto Milleproroghe. A mancare, però, era il decreto attuativo. I giovani in possesso dell'identità digitale avranno tempo di registrarsi fino al 30 giugno 2019 e di spendere il bonus ottenuto entro il 31 dicembre. In totale sono stati usati circa 4,5 milioni di buoni corrispondenti a oltre 150 milioni di euro: ecco come
Alla fine il ministro per i Beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, venerdì sera ha firmato il Decreto attuativo che integra ed estende il bonus cultura a chi ha compiuto o compirà 18 anni nel 2018. Gli oltre 500mila che sono diventati maggiorenni nel corso di quest’anno avevano temuto il peggio perché, nonostante le rassicurazioni del ministro dei 500 euro da dare in dotazione ai nati nel 2000 non c’era traccia. Il mantra era sempre quello: “I fondi ci sono”.
Erano stanziati nella legge di Bilancio 2018, scritta dal precedente governo e nei fatti sono stati confermati dal decreto Milleproroghe di settembre, a firma Lega-M5S. A mancare, però, era il decreto attuativo che sbloccava i soldi, le regole, le tempistiche per iscriversi alla piattaforma 18App e accedere ai voucher. Ora il provvedimento è operativo, ed i ragazzi potranno registrarsi non appena sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale. Dal giorno successivo alla pubblicazione i giovani in possesso dell’identità digitale avranno tempo di registrarsi fino al 30 giugno 2019 e di spendere il bonus ottenuto entro il 31 dicembre 2019.
Ma come hanno usati finora questi soldi i giovani che hanno usufruito del finanziamento del Governo? I cosiddetti buoni – fino a un massimo di 500 euro – possono essere spesi in prodotti culturali: musica, libri, biglietti per teatri e concerti, ingressi a musei, circhi, ingressi a siti archeologici, corsi. I giovani possono acquistare direttamente i biglietti (buoni fisici) oppure online. Nel 2017 la maggior parte dei buoni fisici sono stati spesi al cinema (1.083.477 buoni tra biglietti d’ingresso e abbonamenti) per un totale di 12.242.216,30 euro. Tanti anche i ragazzi che hanno deciso di entrare in una libreria (871.029 buoni) tant’è che la spesa totale supera quella del cinema: 51.4141.296,83.
A far buona compagnia ai lettori ci sono gli appassionati alla musica che hanno “speso” 104.584 buoni fisici per comprare cd, dvd musicali o dischi facendo sborsare al Governo 4.406.9777,35 euro. Molti meno (29.093) quelli che hanno contribuito alla crescita del turismo nei musei, nei monumenti o nelle aree archeologiche. La maglia nera va alla spesa per i circhi: solo 64 buoni ovvero poco più di 5mila euro. Pochi i giovani che hanno scelto di usare 18App per i corsi di musica (623 buoni per 108.518,73 euro) e di teatro (164 buoni per 31.620,76 euro).
In totale sono stati usati 2.167.410 buoni fisici corrispondenti a 75.308.365 euro. Mentre sul versante online hanno utilizzato 2.358.852 buoni per un totale di circa 78,5 milioni di euro. Andando a vedere nello specifico come sono stati usati quest’ultimi emerge che ai 18enni piace comprare online i libri visto che con 1.483.398 si classificano al primo posto prima dei 427.530 buoni “cliccati” per la musica. In fondo alla classifica stavolta troviamo i 39 bonus online per i corsi di teatro per una spesa di 7.190,00 e i 90 buoni presi per imparare a suonare uno strumento. Cambia la musica per i circhi visto che sono stati acquistati ben 1.341 buoni online.