In un’aula semideserta, con l’eccezione della presenza in massa dei deputati leghisti per il provvedimento simbolo di Salvini, è iniziata la discussione sul decreto Sicurezza. Ad attaccare è stato il deputato di +Europa, Riccardo Magi, che si è rivolto ai 5 Stelle: “Avete svenduto le vostre convinzioni più profonde sul tema dell’immigrazione per uno scambio con l’approvazione del provvedimento sull’anticorruzione”. E ancora: “I due provvedimenti sono profondamente legati: l’uno salutato da applausi scroscianti dei 5S e dal silenzio imbarazzato della Lega, l’altro accolto dalla presenza in massa dei colleghi della Lega, ma dall’assenza imbarazzata del Movimento”. In effetti, eccetto pochi deputati, i banchi del Movimento 5 Stelle sono stati vuoti per tutta la mattinata. Allo stesso modo, pochissimi i deputati del Partito democratico, di Liberi e Uguali, di Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Per i 5S è stato il relatore Giuseppe Brescia, in passato critico sul decreto, a sottolineare: “Le gravi perplessità che questo decreto suscitava all’inizio in me sono state grossomodo superate in virtù delle modifiche che hanno eliminato o corretto alcuni profili problematici”. Parole alle quali è seguito l’attacco dello stesso Magi, che ha ricordato come non ci sia stata alcuna modifica rispetto al testo approvato al Senato. Tutto in attesa, poi, della fiducia che blinderà il provvedimento anche a Montecitorio.
Articolo Precedente

Bonus 500 euro ai 18enni, il ministro Bonisoli sblocca il voucher. Finora usati soprattutto nei cinema e nelle librerie

next
Articolo Successivo

Dl Sicurezza, governo chiede la fiducia. Applausi sarcastici dal Pd: “Vi siete venduti l’anima per un patto di potere”

next