Un peschereccio spagnolo, il Nuestra Madre de Loreto, ha soccorso 12 migranti giovedì scorso a nord della Libia e sta attendendo nel Mediterraneo centrale decisioni su dove sbarcarli da Italia, Malta e Libia. Durante una conferenza stampa con il collega tedesco Heiko Maas, il ministro degli Esteri di Madrid Josep Borrell ha riferito oggi che Italia e Malta hanno rifiutato di accogliere l’imbarcazione perché il soccorso è avvenuto in acque territoriali libiche. A bordo, oltre ai 13 membri dell’equipaggio, ci sono migranti dal Senegal, Mali e Libia, secondo Europa Press.

Il 24 novembre Oscar Camps, fondatore della ong spagnola Proactiva Open Arms, aveva denunciato su Twitter: “I pescatori del #nostramadrediloreto affermano che le 12 persone salvate 40 ore fa sono state abbandonate in acqua davanti ai loro occhi da una motovedetta libica che ha riportato le altre 26 in #Libia dopo aver bucato il gommone su cui viaggiavano”.

 

“I pescatori hanno visto un gommone inseguito da una motovedetta libica – ha confermato Riccardo Gatti, capomissione della Open Arms, come riporta il quotidiano Avvenire – e prima che i libici potessero avvicinarsi al gommone alcune persone hanno iniziato a buttarsi in mare. Quando l’equipaggio libico ha caricato i restanti migranti sulla motovedetta ha anche bucato il gommone, abbandonando a se stessi e al mare le vite degli altri”.

Opposta la versione dell’accaduto fornita dalla Guardia costiera libica: “Durante l’operazione di salvataggio, un peschereccio spagnolo si è avvicinato e ha invogliato i migranti a gettarsi in acqua, causando il caos a bordo della pattuglia”. “Più di 10 migranti sono saltati in acqua e hanno nuotato verso il peschereccio spagnolo”, ha riferito l’ufficio stampa, aggiungendo che in seguito l’ambasciata spagnola è intervenuta e ha chiesto il ritorno dei migranti in Libia ma la Guardia libica ha respinto la richiesta esortando l’ambasciata a seguire le norme diplomatiche contattando il governo libico”. I migranti tirati a bordo della motovedetta libica, ha concluso l’ufficio stampa, sono stati quindi trasferiti al Souq Khamis Center, a sud di Tripoli.

Ora il peschereccio – ha riferito il comandante Pascual Durà, raggiunto al telefono dall’emittente spagnola Antena 3 – “continua a pescare nei pressi dell’isola di Pantelleria, a sud-ovest della Sicilia, a circa 70 chilometri al largo della costa africana. L’equipaggio ha già contattato il Salvataggio Marittimo ed è ancora in attesa di istruzioni sul destino del naufrago”.

Un medico di Open Arms è salito a bordo del peschereccio sabato scorso e ha potuto verificare che tutti i passeggeri sono in buone condizioni di salute. Camps, ha criticato le trattative in corso per rispedire i migranti in Libia, spiegando che i porti del Paese nordafricano non possono essere considerati sicuri.

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