La ministra francese dei Trasporti, Elisabeth Borne, consiglia al governo di decidere "rapidamente", anche se aggiunge di voler "rispettare" la necessità "di fare nuove valutazioni". L'attesa è per l'analisi costi-benefici, il documento che decreterà la linea dell'esecutivo è che, stando a quanto riferiva Toninelli, dovrebbe arrivare a fine novembre
Il governo italiano dovrebbe decidere “rapidamente”, più nello specifico “entro inizio 2019“, qual è la sua posizione sulla Tav. Altrimenti i lavori della linea ad alta velocità Torino-Lione “saranno fermati“. La ministra francese dei Trasporti, Elisabeth Borne, mette fretta a Roma in attesa dell’analisi costi-benefici che dovrà decretare il futuro della Tav. Parole non molte diverse da quelle che Borne aveva già usato nel suo incontro di due settimane fa con l’omologo Danilo Toninelli, in cui aveva sottolineato la necessità “di non perdere i finanziamenti europei“ sull’opera. La ministra ribadisce infatti che la Francia può “solo rispettare la posizione del governo italiano che vuole prendersi il tempo per fare nuove valutazioni“, ma tornando sul punto mette un po’ di pressione in più a Roma.
L’opera deve essere realizzata nei tempi previsti o i fondi europei verranno ridotti. Così aveva parlato un portavoce della Commissione Ue proprio dopo l’ultimo incontro Toninelli-Borne. “È importante che tutte le parti facciano sforzi per completare nei tempi” l’opera, in quanto, aveva detto, “come per tutti i progetti della Connecting Europe Facility se ci sono ritardi nella loro realizzazione questi possono vedere una riduzione dei fondi forniti” da Bruxelles.
Nel frattempo Toninelli però ha sempre rassicurato che la commissione incaricata di fare l’analisi costi-benefici sulla Tav Torino-Lione “avrebbe terminato i propri lavori entro novembre”. Addirittura era stato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a parlare di un’analisi ormai “in dirittura di arrivo” già il 30 ottobre scorso. Quel documento che dovrà fungere da ultima ratio per risolvere le distanze tra il M5s e la Lega sul tema, con il Carroccio che ha sempre ribadito di essere favorevole alla Tav, al contrario dei Cinquestelle. Il contratto di governo impegna le parti a “rivedere” il progetto, da qui l’analisi.
Dopo l’ultimo incontro, Francia e Italia avevano concordato sul rinvio della pubblicazione dei bandi Telt per il tunnel di base, previsti entro dicembre, appunto fino al compimento dell’analisi costi-benefici che, comunicava il governo italiano, “sarà esaminata insieme alla Commissione Ue” proprio per “non pregiudicare gli accordi internazionali“. Accordi che evidentemente ora a Parigi vedono un po’ più a rischio.
Politica
Tav, Parigi mette fretta all’Italia: “Decida entro inizio 2019 o si fermano i lavori”
La ministra francese dei Trasporti, Elisabeth Borne, consiglia al governo di decidere "rapidamente", anche se aggiunge di voler "rispettare" la necessità "di fare nuove valutazioni". L'attesa è per l'analisi costi-benefici, il documento che decreterà la linea dell'esecutivo è che, stando a quanto riferiva Toninelli, dovrebbe arrivare a fine novembre
Il governo italiano dovrebbe decidere “rapidamente”, più nello specifico “entro inizio 2019“, qual è la sua posizione sulla Tav. Altrimenti i lavori della linea ad alta velocità Torino-Lione “saranno fermati“. La ministra francese dei Trasporti, Elisabeth Borne, mette fretta a Roma in attesa dell’analisi costi-benefici che dovrà decretare il futuro della Tav. Parole non molte diverse da quelle che Borne aveva già usato nel suo incontro di due settimane fa con l’omologo Danilo Toninelli, in cui aveva sottolineato la necessità “di non perdere i finanziamenti europei“ sull’opera. La ministra ribadisce infatti che la Francia può “solo rispettare la posizione del governo italiano che vuole prendersi il tempo per fare nuove valutazioni“, ma tornando sul punto mette un po’ di pressione in più a Roma.
L’opera deve essere realizzata nei tempi previsti o i fondi europei verranno ridotti. Così aveva parlato un portavoce della Commissione Ue proprio dopo l’ultimo incontro Toninelli-Borne. “È importante che tutte le parti facciano sforzi per completare nei tempi” l’opera, in quanto, aveva detto, “come per tutti i progetti della Connecting Europe Facility se ci sono ritardi nella loro realizzazione questi possono vedere una riduzione dei fondi forniti” da Bruxelles.
Nel frattempo Toninelli però ha sempre rassicurato che la commissione incaricata di fare l’analisi costi-benefici sulla Tav Torino-Lione “avrebbe terminato i propri lavori entro novembre”. Addirittura era stato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a parlare di un’analisi ormai “in dirittura di arrivo” già il 30 ottobre scorso. Quel documento che dovrà fungere da ultima ratio per risolvere le distanze tra il M5s e la Lega sul tema, con il Carroccio che ha sempre ribadito di essere favorevole alla Tav, al contrario dei Cinquestelle. Il contratto di governo impegna le parti a “rivedere” il progetto, da qui l’analisi.
Dopo l’ultimo incontro, Francia e Italia avevano concordato sul rinvio della pubblicazione dei bandi Telt per il tunnel di base, previsti entro dicembre, appunto fino al compimento dell’analisi costi-benefici che, comunicava il governo italiano, “sarà esaminata insieme alla Commissione Ue” proprio per “non pregiudicare gli accordi internazionali“. Accordi che evidentemente ora a Parigi vedono un po’ più a rischio.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.