L’ultimo bollettino economico della Banca centrale europea apre diversi interrogativi sul settore immobiliare italiano. Come rivela un articolo sul blog di Immobiliare.it, nel nostro Paese il mercato immobiliare sta vivendo una fase di stagnazione, nonostante la ripresa dell’Eurozona si protragga da quattro anni. Perché? E, soprattutto, quale sarà lo scenario futuro?

Prezzi fermi e valore dell’usato in calo

Come mostrano in maniera evidente i grafici pubblicati dalla Bce, la svolta si è avuta nel 2014: in quell’anno si sono registrati la ripresa delle transazioni e l’aumento dei prezzi in quasi tutti i Paesi europei, con l’eccezione di Italia e Grecia. Nota positiva per la nostra Penisola i tassi di crescita degli investimenti residenziali, che hanno smesso di decrescere. I prezzi, però, sono fermi o addirittura in calo. Grazie al costo ridotto dei finanziamenti le compravendite si sono mantenute in attivo, ma non abbastanza perché la domanda di abitazioni e, di conseguenza, il valore del mattone, crescessero di pari passo senza risentire dello scarso aumento di reddito che ha contraddistinto l’economia italiana degli ultimi anni. Un altro fattore, inoltre, ha inciso negativamente sull’incremento dei prezzi: il valore dell’usato, calato in modo significativo (-22% dal 2010, secondo una recente indagine dell’Istat) rispetto al resto dell’Eurozona.

Come si prospetta il futuro del mercato immobiliare italiano?

Lo scenario futuro appare leggermente più incoraggiante. È probabile infatti che anche la nostra Penisola veda finalmente i prezzi risalire, almeno per qualche trimestre, e che vada incontro a una fase di stagnazione con tendenze al rialzo. Sul lungo termine è invece più difficile fare previsioni, anche perché tutto dipende da quanto durerà l’attuale ripresa nell’Eurozona. Come abbiamo visto, sono ormai quattro anni che sul mercato immobiliare del Vecchio Continente spira un vento favorevole: in genere è questo l’arco temporale in cui gli investimenti residenziali si risollevano dopo un periodo di crisi. Per dirla con le parole della Bce, “l’espansione del mercato delle abitazioni si trova in una fase relativamente avanzata rispetto alla durata media di tali periodi di miglioramento”. Ciò significa che lo spazio per il miglioramento è ridotto e che, nel migliore dei casi, si andrà verso una generale stabilizzazione dei prezzi.

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