Calabrese, 62 anni, sposato con due figlie, entra da giovane nel Pci, divenendo segretario di Reggio nel 1988 e nel 1992 segretario regionale del Pds. Nel 1998 diventa sottosegretario alla Presidenza nel governo D’Alema e nel 2001 entra in Parlamento. Nel 2013 è sottosegretario con delega ai Servizi Segreti nel governo Letta, incarico confermato nell’esecutivo Renzi. Chiamato al governo da Paolo Gentiloni diventa ministro dell’Interno, riuscendo a limitare i flussi di migranti dalla Libia. Il suo nome – sostenuto da circa 500 sindaci – è legato ai temi della sicurezza e alle sue spalle si staglia l’ombra di Matteo Renzi. Lui nega, ma i fedelissimi dell’ex segretario – Luca Lotti e Lorenzo Guerini – continuano a portare avanti una trattativa legata ai posti in assemblea e nelle liste per le prossime Europee.

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Global Migration Compact, Moavero apre alla ratifica ma la Lega dice no. Gli Usa e Visegrad hanno già detto: ‘Non firmiamo’

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