Pokémon Let’s Go è il primo capitolo della saga Pokémon giocabile sia sullo schermo della propria TV che fuori casa, grazie anche alle caratteristiche peculiari dell’ultima console di casa Nintendo, ed era molto atteso dai fan della storica saga che negli anni si sono dedicati a completare ogni precedente capitolo uscito per le sole console portatili dell’azienda del Sol Levante. Dopo averlo provato, possiamo dire che Pokémon Let’s Go è sicuramente l’inizio di un promettente futuro per la saga anche su Nintendo Switch.
Il grande ritorno a Kanto
Let’s Go è stato sviluppato ricreando in un certo modo Pokémon: Versione Gialla, titolo amatissimo dai giocatori anni ‘90, nonché uno dei pochi capitoli – insieme a Soul Silver e Heart Gold – dove i giocatori hanno la possibilità di partire all’avventura con il proprio Pokémon preferito al seguito (visibile a schermo), invece che confinato una pokéball. Le richieste dei fan sono state sicuramente esaudite in questo capitolo, oltre a poter avere al seguito il proprio preferito è offerta la possibilità di cavalcare i Pokémon più grandi a disposizione, come già visto su Pokémon Sole e Luna (ma senza alcuna limitazione).
Il ritorno a Kanto, dopo anni passati a girare tutto il mondo Pokémon, è un continuo “amarcord” per i giocatori di vecchia data, ma al contempo offre un mondo nuovo ed unicamente immersivo per i neofiti della saga. Le mappe sono perfettamente riconoscibili, ma completamente rinnovate nella loro struttura, una gioia per gli occhi di chi gioca e un nuovo passo verso il futuro del brand. Stesse mappe, ma anche stessi percorsi e stessi, amatissimi Capopalestra: da Brock, passando per Misty, ritroveremo alcuni degli scontri più esaltanti vissuti in passato. Nutrivamo timori per la mancanza di novità per quanto riguarda la trama del gioco e gli scontri con gli stessi Pokémon ma, una volta affrontato, il gioco si è rivelato un emozionante ritorno al passato, del quale avevamo un grande bisogno.
Una nuova avventura però ci attende e la scopriremo insieme al Professor Oak, colui che ci farà conoscere il nostro primo compagno di viaggio – Eeevee o Pikachu a seconda della versione che abbiamo acquistato- il quale, a differenza di Pokémon Giallo, si affezionerà subito al nostro personaggio.
Nuovi sistemi per cattura e combattimenti
Le novità ci pioveranno addosso sin da subito: ora, ad esempio, avremo la possibilità di vedere i Pokémon selvatici nell’erba e decidere quali di essi vogliamo catturare (o evitare). Anche la dinamica della cattura è totalmente cambiata: riprendendo quanto visto in Pokémon GO, niente più battaglie estenuanti, la cattura sta tutta nella nostra skill nel saper lanciare la pokéball al meglio, magari combinando il lancio con le diverse bacche disponibili – le stesse che troviamo in Pokémon GO -. Se da una parte ciò ha portato l’utenza più hardcore a storcere il naso, poiché così viene a mancare un lato strettamente competitivo di Pokémon, dall’altra c’è da valutare il lato immersivo del gesto, che vede con il nuovo stile di cattura il giocatore reso protagonista – soprattutto dotato di Pokéball Plus – imitando finalmente i gesti divenuti popolari con l’anime di Pokémon. Certo, fondere il combattimento al lancio fisico della Pokéball sarebbe stato il compromesso perfetto, ma è una feature che sicuramente GameFreak sta valutando per il futuro.
Tornando a parlare dei combattimenti, anch’essi si rivelano notevolmente semplificati. Mancano infatti gli oggetti da far tenere al proprio Pokémon, sostituiti con le caramelle che possiamo dar loro per migliorare le statistiche e renderli in certi casi davvero imbattibili. Permane fortunatamente la natura dei diversi Pokémon e l’efficacia o meno dei loro attacchi nei confronti di Pokémon di altra natura.
I meccanismi elencati snaturano in un certo senso il gioco rispetto ai precedenti capitoli di una saga che ci ha abituati a diventare dei veri e propri allenatori, abituati a considerare ogni minimo dettaglio della propria squadra. Semplificazione che però speriamo si riferisca al solo a Let’s Go, con un ritorno ad alcune delle precedenti meccaniche nei capitoli futuri, incluso il ciclo giorno/notte grande assente in questa versione. Sicuramente vanno fatti i complimenti a GameFreak per il lavoro certosino applicato al comparto tecnico e artistico, rivoluzionati dalle basi e resi unici.
Nel complesso Pokémon Let’s Go sa divertire e coinvolgere, sa spingere a voler completare il proprio Pokédex ed affrontare ogni allenatore che ritroveremo lungo il nostro percorso.