La prova del tablet professionale di fascia alta Samsung Galaxy Tab S4, un prodotto di alto livello con eccellente schermo, buone prestazioni e autonomia. Non sostituisce il computer, ma nella produttività in movimento tiene il passo del concorrente iPad Pro di Apple.
Se dovete acquistare un tablet di alto livello da usare anche come strumento professionale, ma per voi l’iPad Pro è troppo costoso, prendete in considerazione il Samsung Galaxy Tab S4. È un concorrente diretto del prodotto Apple, ma costa decisamente meno. Si parte da un listino di 729 euro, ma online si trova facilmente a poco più di 400 euro. Se avete bisogno di collegarvi a Internet anche in assenza di Wi-Fi, optate per la versione con connettività 4G LTE, che costa 799 euro. Le cifre sono senza dubbio importanti, ma rispetto a quelle richieste per iPad Pro sono più abbordabili.
Abbiamo avuto modo di provarlo e alla luce della nostra esperienza d’uso possiamo dire che è il miglior tablet Android sul mercato. Analogamente ad iPad Pro non sostituisce il computer. Però nell’ottica di garantire produttività in movimento Samsung ha fatto centro: il Galaxy Tab S4 garantisce eccellenti capacità multimediali, grazie a un ottimo schermo e a un comparto audio d’eccellenza.
Rispetto alla soluzione di Apple, poi, questo Samsung include la penna S-Pen (rivale della Apple Pencil) nella dotazione standard: un accessorio in meno da acquistare. In compenso, bisogna comunque aggiungere il prezzo della cover esterna con tastiera fisica integrata, che costa 149,99 euro. Senza questo accessorio è difficile essere produttivi in determinati ambiti lavorativi.
Come accennato, uno dei componenti di maggiore pregio di questo tablet è lo schermo Super AMOLED da 10,5 pollici. Super AMOLED è una tecnologia proprietaria di Samsung, più costosa rispetto a quella dei normali schermi LCD. Non a caso si trova solo sui prodotti di fascia alta dove la qualità è d’obbligo. Non richiede la retroilluminazione – quindi gli schermi possono essere più sottili e leggeri. Inoltre, visualizza circa il 20% di colori in più degli schermi meno costosi, rispetto ai quali ha anche un contrasto molto più elevato.
La risoluzione è di 1.600 x 2.560 pixel, e può contare anche sullo standard HDR (High Dynamic Range). Si tratta di una tecnologia che permette di visualizzare una gamma più ricca di colori, bianchi più luminosi e neri più profondi rispetto agli schermi tradizionali. Per esempio, se guardate una fotografia vedrete maggiori dettagli nelle zone scure (che non appariranno come una macchia nera), bianchi meno “abbaglianti” e colori più realistici.
Il risultato complessivo è che guardare un film su questo schermo è un vero piacere. Da sottolineare anche gli angoli di visuale molto ampi – che permettono di vedere bene le immagini anche a chi è seduto lateralmente – e la luminosità elevata. L’unico aspetto che non ci ha convinti del tutto è la leggibilità dei contenuti in presenza di intensa luce ambientale (per esempio all’aperto). Tuttavia, la maggior parte degli schermi ha questo inconveniente.
La cornice attorno allo schermo è molto sottile e i quattro altoparlanti sono disposti sui lati corti del tablet. Sono notevoli, perché consentono un volume di riproduzione alto insieme a una qualità decisamente buona: un abbinamento che non è scontato.
Sul fronte delle prestazioni siamo soddisfatti. Anche se il processore in dotazione (Snapdragon 835) non è il più recente della gamma di fascia alta di Qualcomm, il sistema si è dimostrato veloce e fluido in qualsiasi circostanza. Tuttavia, rispetto all’iPad Pro fatica a reggere il confronto per via del parco applicazioni: quello iOS in ambito tablet è superiore ad Android. Pensiamo, per esempio, al fatto che a breve sui prodotti Apple si potrà usare Photoshop in versione completa, che su Android non è disponibile. Il tablet di Samsung però si prende una rivincita con la connettività: si possono collegare chiavette USB e dischi fissi esterni senza problemi.
Premiamo anche la tastiera, ma con riserva. Si aggancia al tablet con un connettore magnetico che assicura una presa salda, il che è una buona notizia. Però rispetto alla tastiera di Apple ha un solo livello di inclinazione: quando usate il tablet appoggiato sulle gambe risulta scomoda. Non è presente il touchpad, ma si rimedia al problema collegando un mouse esterno standard.
La penna S-Pen non è una novità: è la stessa che abbiamo imparato a conoscere con la serie Note di Samsung. È meno evoluta rispetto alla Apple Pencil, perché pur riconoscendo lo stesso numero di livelli di pressione (4.096) non rileva l’inclinazione del tratto.
Ottime notizie, infine, sul fronte dell’autonomia: la batteria garantisce due giorni pieni di utilizzo anche quando lo si mette particolarmente sotto stress. Con un uso “da divano” si possono coprire anche 3/4 giorni. In più, c’è la ricarica rapida, con il caricabatterie incluso nella dotazione.