“Quota 100 e reddito di cittadinanza? Queste misure ci sono, permangono, hanno le coperture, probabilmente abbiamo delle risorse in più che ci ha richiesto l’Europa sui famosi investimenti. Non c’è mai stato alcun dubbio da parte nostra”. Sono le parole di Claudio Durigon, deputato della Lega e sottosegretario del Lavoro, intervistato nella trasmissione radiofonica “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus.
E aggiunge: “Le verifiche in corso sono relative a quanti soldi possiamo investire con i risparmi del primo anno. Proseguiremo anche sul superamento del Jobs Act. In realtà, alcuni aspetti sono stati già superati. Ad esempio, i famosi 36 mesi sono scesi a 24 mesi, vanno sicuramente riviste alcune limitazioni per rendere le misure più efficaci. Alcuni aspetti sono stati sicuramente migliorati e altri miglioreranno ancora. Ripristino Articolo 18? Nel nostro contratto di governo non c’è, quindi si va avanti in questo senso“.
Il parlamentare leghista si sofferma anche sulla quota 100: “Siamo partiti con una riforma annunciata che coprirà una platea di circa 350mila persone. Questa è un’opzione e non un vincolo per il lavoratore, ma crediamo che ci sia un buon tiraggio di quest’azione. A fronte di questo, già nel pubblico impiego abbiamo sbloccato il turnover e ci sarà un rapporto di 1 a 1 tra entrate e uscite. In più” – chiosa – “ci sarà un risparmio per la pubblica amministrazione. Per quanto riguarda il privato, dove non ci sarà il rapporto sicuro 1 a 1, ci sarà comunque un apporto all’azienda per renderla più economica e più appetibile sul mercato del lavoro”.
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