È stata accolta dal giudice Maria Luisa Mazzola la richiesta di patteggiamento a un anno e undici mesi dell’insegnante di 40 anni che ha avuto una relazione, nel giugno scorso, con un proprio studente di quasi 14 anni. Lo riporta Il Giorno, aggiungendo che la donna – indagata per atti sessuali con minore e finita agli arresti domiciliari – ha provveduto a versare la cifra di 5mila euro ai genitori del ragazzo, come gesto di buona volontà e non come risarcimento del danno. Alla donna – assistita dall’avvocato Roberto Gianni – sono stati concessi i benefici della sospensione condizionale della pena. Inoltre alla professoressa è stata riconosciuta la “lieve gravità dei fatti”. Adesso continuerà il suo percorso di riabilitazione con uno psicologo.

La relazione era stata scoperta dopo che i genitori del ragazzo, insospettiti dalle continue uscite pomeridiane, avevano convinto il figlio a confessare la relazione con l’insegnante. A scuola, invece, nessuno si era mai accorto di niente. La professoressa e lo studente si incontravano fuori. Alla Procura era arrivata quindi una segnalazione dettagliata e precisa. Alla polizia sono stati sufficienti pochi giorni d’indagine per arrivare a risultati concreti, attraverso pedinamenti e intercettazioni, poi riportati nei verbali della polizia, che hanno confermato i sospetti sul tenore degli incontri.

Una storia di “sentimenti” quindi, senza alcuna costrizione. La donna – madre di due figli piccoli con un matrimonio alle spalle – lo aveva spiegato davanti al gip nell’interrogatorio di garanzia, raccontando di essere consapevole di fare di aver fatto una cosa sbagliata. “Mi ero innamorata del ragazzo – aveva spiegato ai magistrati – perdendo la testa anche perché era un momento difficile della mia vita”.

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