Distribuiti 16,7 milioni di pasti a chi si trova in condizioni di povertà assoluta in Italia. E’ stato così raggiunto, e in parte anche superato, l’obiettivo fissato in occasione della 22° Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Si tratta dell’iniziativa promossa sabato 24 novembre dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus e organizzata in almeno 13mila supermercati nel nostro Paese. I risultati, ritenuti “molto positivi” dall’organizzazione, hanno visto l’adesione solidale di oltre 5 milioni di persone donatrici e l’intervento nei punti vendita che hanno partecipato al progetto di circa 150mila volontari, con un’età media di 36 anni. “È sotto gli occhi di tutti che il volontario delle associazioni oggi, in Italia, conosce direttamente i volti e il bisogno di chi è in povertà e condivide con lui non risposte risolutive, ma un cammino alla ricerca di condizioni migliori”, ha detto commentando i risultati il presidente della Fondazione Banco Alimentare Andrea Giussani. Dal 1997, si legge sul sito della Fondazione, la Colletta Alimentare risulta essere l’evento di solidarietà più partecipato d’Italia, sommando il numero di benefattori e volontari che vi prendono parte.
I donatori di pasti a chi vive in condizione difficili sono stati sia giovani delle scuole aderenti all’iniziativa che singoli anziani e nuclei familiari. Dati in crescita rispetto al 2017, quando si raccolsero 8.200 tonnellate di alimenti, con un +1,8% includendo il contributo di donazioni on-line, modalità peraltro introdotta dal Banco Alimentare per la prima volta quest’anno. Ciascuno ha potuto anche donare una parte della propria spesa, facendo un semplice gesto di altruismo. “L’esperienza del dono – spiega il Banco Alimentare – eccede ogni aspettativa generando una sovrabbondante solidarietà umana”. Secondo la onlus quanto raccolto sarà consegnato nei prossimi mesi alle oltre 8mila strutture caritative. I volontari della Fondazione, che sabato indossavano delle pettorine gialle come segno di riconoscimento, incontrano e sostengono ogni giorno più di un milione e mezzo di donne e uomini che vivono in condizioni di indigenza estrema. Si tratta di “un gesto concreto di gratuità e di condivisione, un importante momento di coinvolgimento e di sensibilizzazione per tutta la società” sostiene il Banco Alimentare. “La risposta del popolo della Colletta e la perdurante situazione di emergenza, arriva alla vigilia del Trentennale del Banco Alimentare, un anniversario che sprona tutti a moltiplicare le forze, per trovare modalità di risposta concrete e sostenibili alla lotta alla povertà e allo spreco”. Secondo la onlus “con questo obiettivo vedranno la luce nei prossimi mesi altre iniziative di ‘moderna’ solidarietà e recupero di cibo, che necessitano della collaborazione fattiva degli attori della filiera alimentare e del mondo imprenditoriale”.