Il Latte made in Italy
La lombardia si conferma la regione con la produzione più importante
La Lombardia si conferma la regione regina del latte made in Italy, con una produzione che supera il 40% del totale nazionale arrivando ad assestarsi attorno al 43%.
Sono oltre 4 mila le imprese collegate alla produzione e alla distribuzione specializzata del prodotto latte in Lombardia, su un totale nazionale di 41 mila (dati Camera di commercio sulle imprese).
Nell’ultimo anno il settore tiene bene a livello regionale (-0,8%) rispetto al dato italiano (-2,5%): in particolare, cresce a Bergamo (+5%), resta stabile a Brescia, Como e Milano.
In forte aumento gli agenti del settore, oggi 297 in Lombardia (+30% in cinque anni) su quasi 2 mila in Italia (+23%). Prime per numero di imprese le province di Brescia e Mantova, con oltre 800 attività, seguite da Sondrio con oltre 700, Cremona, Milano e Bergamo con quasi 500.
Sono quasi 7 mila, invece, gli addetti operanti in Lombardia nei settori specializzati legati al latte su un totale nazionale di 55 mila: prime Mantova e Brescia con oltre mille, poi Sondrio e Milano con circa novecento, Cremona con oltre 800, Bergamo con circa 700.
A livello di produzione in tonnellate e di consegna del latte, divisa per provincia, è la seguente (dato clal.it relativo al mese di maggio 2018 per singola zona): Bergamo 37.271; Brescia 128.991; Como 3.708; Cremona 117.461; Lecco 2.383; Lodi 42.790; Mantova 88.695; Milano 28.268; Monza e della Brianza 1.243; Pavia 11.762; Sondrio 4.993; Varese 4.013
Alcune piccole curiosità interessanti sul latte e sulle sue valenze nutrizionali:
- La denominazione del prodotto “latte” si riferisce solo a quello di vacca, cioè il cosiddetto latte vaccino, e la “panna” è solo quella ottenuta dal latte.
- Infatti tutte le denominazioni dei prodotti lattiero-caseari (come latte, formaggio, yogurt, kefir, burro, crema di latte o panna, ecc) sono protette dalla normativa comunitaria, quindi in tutta Europa è vietato utilizzare in etichetta denominazioni come “latte di soia” o “panna vegetale”.
Il latte andrebbe bevuto a ogni età, e non solo durante il periodo della crescita, perché fornisce in modo facilmente assimilabile le proteine e le vitamine necessarie per molti processi fondamentali dell’organismo.
- La qualità del latte è determinata dal tipo di alimentazione delle mucche da cui proviene, dalla quantità di grasso presente nel latte, dal livello di igiene delle stalle e degli stabilimenti di imbottigliamento, dal rispetto della catena del freddo durante le fasi di lavorazione e di trasporto.
- Non è necessario né raccomandabile far bollire il latte fresco (pastorizzato) prima di consumarlo. Se correttamente conservato, infatti, il latte è un alimento sicuro e quindi pronto da bere. Al contrario il latte crudo va sempre fatto bollire, posto rapidamente in frigorifero e consumato entro 3 giorni per limitare il rischio di gravi tossinfezioni.
- Il latte è un’alternativa efficace agli sport drink perché fornisce acqua, proteine, zuccheri, vitamine ed elettroliti che favoriscono il recupero dopo l’attività fisica, migliorano il tono muscolare e aiutano a ridurre il grasso.
- Il latte è un alimento a bassa “densità energetica” e con elevata “densità nutrizionale” perché fornisce un elevato numero di nutrienti e poche calorie, a differenza di altri tipi di spuntini che generalmente hanno alta “densità energetica” e bassa “densità nutrizionale”.
- Conoscere la zona di origine del latte è un’informazione utile al consumatore: permette di capire il percorso fatto prima di arrivare nei frigoriferi dei negozi.
- La scienza ha confermato che l’abitudine di bere un bicchiere di latte caldo prima di dormire aiuta a riposare meglio. Le ricerche hanno infatti rivelato che i peptidi derivanti dalla digestione del latte svolgono anche un’azione rilassante e tranquillizzante. Al triptofano, amminoacido presente nella frazione proteica del latte, è riconosciuta anche la capacità di rilassare e favorire una tranquilla notte di sonno. Non per nulla è il precursore della serotonina, l’ormone del piacere e dell’appagamento.
- La pastorizzazione si chiama così in onore del suo inventore, il chimico e biologo Louis Pasteur, che dapprima elaborò dei nuovi ed efficaci sistemi di eliminazione dei microrganismi dannosi presenti nel vino e nella birra, e poi estese i risultati delle sue ricerche al trattamento del latte.
- L’assorbimento del calcio risulta migliore quando viene assunto non a stomaco vuoto ma nel corso dei pasti.