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Salvini diserta il vertice con Berlusconi e Meloni: “Voleva restasse segreto”

Il trilaterale con i leader del centrodestra aveva all'ordine del giorno le prossime Regionali, ma dopo che è diventato pubblico il ministro dell'Interno ha preferito dare forfait "per evitare ricostruzioni maliziose in funzione anti Di Maio". La Russa e l'irritazione di FdI: "Si vede che ha grossi problemi con il M5s"
Salvini diserta il vertice con Berlusconi e Meloni: “Voleva restasse segreto”
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L’appuntamento era al civico 2 di via Rovani, storica residenza milanese di Silvio Berlusconi, per l’ora di pranzo. Invitati Giorgia Meloni e Matteo Salvini, per discutere principalmente delle prossime elezioni regionali e, inevitabilmente, degli equilibri nel centrodestra. Ma il vicepremier della Lega ha disertato, mandando al suo il fidato Giancarlo Giorgetti. L’Adnkronos racconta di un Salvini molto irritato per la ‘fuga di notizia’ su un vertice che voleva rimanesse segreto per evitare di creare strumentalizzazioni in chiave governo e tensioni politiche con Luigi Di Maio. Il leader del Carroccio ha quindi preferito restare a Milano con i figli, facendo però arrabbiare soprattutto i vertici di Fratelli d’Italia. Uscendo da via Rovani, Ignazio La Russa ha commentato: “Ci siamo meravigliati e anche un po’ irritati” per questo forfait, “è chiaro che sta attraversando un momento di grande difficoltà al governo con i Cinque stelle“.

Silvio Berlusconi aveva concordato con Salvini e Meloni un trilaterale per fare il punto della situazione sulle prossime regionali. L’appuntamento era noto da giovedì mattina, tanto che Salvini a Porta a porta su Rai1 in serata aveva detto: “Con Berlusconi ci vedremo presto“. Poi, quando la notizia è diventata pubblica, da via Bellerio è stato comunicato il forfait del ministro dell’Interno perché “non vorrebbe alimentare ricostruzioni maliziose rispetto alla sua presenza all’incontro, magari in funzione anti Di Maio”. Specialmente in un momento in cui il suo alleato di governo è alle prese con la vicenda del padre.

Al posto di Salvini è arrivato in via Rovani il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giorgetti. A fine vertice, uscendo dalla residenza di Berlusconi, si è limitato a rispondere “benino” a chi gli ha chiesto come fosse andato l’incontro. Un fiume in piena invece La Russa, portavoce dell’insoddisfazione interna al centrodestra per l’assenza di Salvini. “Lo sanno tutti che noi del centrodestra dobbiamo vederci per definire le candidature alle prossime regionali. Non capisco cosa ci sia di tanto riservato in tutto questo…”, ha detto il vicepresidente del Senato. “Si vede che ha dei grossi problemi con i Cinque stelle. Noi l’avevamo detto sin dal primo momento che con M5S non ci staremo mai al governo, sapevamo che si sarebbero create, e ci saremmo poi trovati, situazioni imbarazzanti come questa”. Poi La Russa insiste: “È un problema suo di rapporti personali con i Cinque stelle, ma noi lo abbiamo considerato strano e anche un po’ irritante, perché, insisto, è notorio che facciamo le liste di centrodestra, non possiamo nasconderci…“.

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