Controllare un robot a distanza non è una novità, ma far muovere un umanoide a 10 Km con tempi di risposta ridotti è ben altra cosa. È riuscita a farlo Toyota in Giappone durante un esperimento realizzato in collaborazione con l’operatore telefonico NTT DOCOMO, sfruttando una rete sperimentale 5G. Il robot in questione si chiama T-HR31 ed è un prodotto di terza generazione. L’idea è di impiegare questo robot – una volta completato lo sviluppo – per assistere pazienti con mobilità ridotta e operai specializzati.
Il controllo senza fili da remoto è possibile, ma metterlo in pratica da grandi distanze non è mai stato semplice. È qui che entra gioco la rete 5G, fondamentale per ottenere una bassa latenza. Significa con un ritardo minimo fra quando viene dato il comando e quando questo viene eseguito. In poche parole, con una connessione lenta il ritardo è tale da far muovere il robot a scatti. Per questo finora le prove venivano fatte con un collegamento cablato. Grazie al 5G la latenza è così bassa da garantire ritardi minimi dei segnali, e un funzionamento fluido del robot.
Può sembrare un dettaglio, ma è importante nel momento in cui T-HR31 verrà messo davvero al lavoro in ambienti quali le strutture ospedaliere e i cantieri edilizi. Per non parlare di interventi critici nelle zone colpite da disastri o addirittura nello spazio.
A far muovere il robot è la tecnologia Master Maneuvering System, che consente al corpo del robot di replicare il movimento delle mani, delle braccia e dei piedi di un operatore. In sostanza, una serie di sensori collegati a un software avanzato mappano i controlli indossati dall’operatore, e li riproducono con precisione. L’azienda ha spiegato che “i motori, i riduttori e i sensori di coppia montati sul T-HR3 e sul Master Maneuvering System (denominati complessivamente Torque Servo Module) sono collegati ad ogni singola articolazione. Questi moduli comunicano i movimenti dell’operatore direttamente alle 29 parti che compongono il corpo dell’automa e ai 16 sistemi di controllo del Master Maneuvering System per garantire movimenti sincronizzati”.
Con la disponibilità delle reti di ultima generazione – a partire dal 2020 – lo sviluppo di T-HR31 potrebbe accelerare. Ne sapremo di più il 6 dicembre, quando il T-HR3 con 5G sarà mostrato a Tokyo nel corso di un evento DOCOMO.