Distribuire preservativi per sensibilizzare gli studenti in vista della giornata mondiale contro l’Aids? Vietato farlo dentro l’università. La denuncia è dell’Arcigay di Chieti e riguarda un’iniziativa che si è svolta giovedì 29 novembre nell’ateneo cittadino: “Come da diversi anni, anche quest’anno abbiamo programmato una giornata di informazione all’Università ‘Gabriele D’Annunzio’. L’evento, promosso dall’associazione studentesca Sism (sindacato degli studenti di Medicina) insieme ad altre realtà, prevedeva banchetti informativi sull’Aids e sulle infezioni sessualmente trasmettibili. Ma stavolta non è stato ottenuto il permesso di distribuire profilattici, e abbiamo perciò deciso di annullare la nostra partecipazione. L’università dovrebbe essere un luogo di cultura e di scienza: non capiamo quale possa essere il problema del regalare condom all’interno di uno spazio, quello del bar di Farmacia, che raccoglie studenti e studentesse di Medicina, Farmacia e Infermieristica, medici, docenti di settore e professionisti sanitari”.

Spiega al Fatto.it Adelio Iezzi, presidente dell’Arcigay chietino: “A noi sembra strano che sia stato dato l’ok a un evento vietando però i preservativi, con la scusa che la procedura di richiesta dell’autorizzazione era sbagliata. In tal caso andava bloccata l’intera manifestazione, non solo quest’aspetto. Che problema c’è coi profilattici? Non danno problemi, tutt’altro”. Protesta anche Daniele Licheri, segretario abruzzese di Sinistra Italiana: “Una bruttissima storia, un divieto assurdo considerando che tra le altre facoltà Chieti ospita pure Medicina. L’impressione, purtroppo, è che continuiamo a tornare indietro invece che andare avanti. Chiedo spiegazioni formali dei motivi che hanno spinto a una scelta del genere nel 2018. E tutto questo accade mentre si fa sempre meno prevenzione, in un periodo storico in cui le malattie sessualmente trasmissibili tornano ad aumentare”.

Il Fatto.it ha chiesto all’Università D’Annunzio le ragioni del diniego (e l’identità del suo artefice), ma il suo portavoce Maurizio Adezio ha “chiarito” così: “Il Sism, il sindacato degli studenti di Medicina, ha chiesto l’autorizzazione ad avere uno spazio nel Campus universitario per la distribuzione di cioccolatini, fiocchetti e materiale informativo in occasione della ‘Giornata internazionale di lotta all’Aids’. La domanda da loro prodotta precisava che l’attività di informazione avrebbe avuto la collaborazione di altre associazioni non firmatarie della richiesta. Avendo presentato la domanda sul filo di lana, il rappresentante del Sism ha ottenuto brevi manu il nulla osta da parte del rettore dell’Università”. Mistero fitto su chi sia stato l’estensore del presunto divieto. Anche su questo punto l’Ateneo non ha risposto alla richiesta de ilfattoquotidiano.it. Un funzionario, il rettore o magari la sua segretaria “che in quel momento ne faceva le veci, così ci hanno riferito quelli del Sism” come ha spiegato ancora Adelio Iezzi? Sta di fatto che il Sism (che non ha voluto risponderci) alla fine ha preso parte all’avvenimento senza distribuire i preservativi, l’Arcigay ha confermato il suo boicottaggio e tra le associazioni esterne previste si è vista solo la Croce Rossa.

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