Una tregua commerciale per far ripartire i colloqui Usa-Cina ed evitare l’aumento delle tariffe. Nel corso della cena al termine dei lavori del G20 a Buenos Aires, il presidente americano Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping hanno raggiunto l’accordo per uno stop che durerà 90 giorni a partire dal primo gennaio prossimo, secondo quanto riferisce il Washington Post. Trump ha accettato di annullare gli aumenti tariffari previsti, che su 200 miliardi di merci esportate dal Paese asiatico verso gli Stati Uniti, dal 10 per cento sarebbero dovuti salire al 25%. In cambio Xi si è impegnato ad acquistare una quantità, che la Casa Bianca ha definito “molto consistente”, di prodotti agricoli, energia e beni industriali dagli Usa.
La tregua servirà a riavviare i colloqui tra Stati Uniti e Cina volti a risolvere una disputa commerciale che sta danneggiando l’economia globale, preoccupando alcuni degli alleati repubblicani di Trump e sta snervando gli investitori. Secondo quanto riferisce il Washington Post, Trump e Xi hanno concordato di “iniziare immediatamente” i colloqui sulle politiche industriali cinesi, comprese le licenze coercitive della tecnologia degli Stati Uniti, il furto di segreti commerciali e le barriere commerciali non tariffarie. L’impegno dunque è di far partire subito negoziati che siano a 360 gradi, non solo sul commercio ma anche su altre tematiche che da sempre dividono Washington e Pechino, dalla protezione del diritto di proprietà intellettuale alla questione dei cambi.
“Questo è stato un incontro straordinario e produttivo con possibilità illimitate sia per gli Stati Uniti che per la Cina”, ha detto Trump in una dichiarazione rilasciata a bordo dell’Air Force One durante il volo di ritorno a Washington. “È un grande onore lavorare con il presidente Xi”, ha aggiunto Trump, parlando con un certo ottimismo. Ma se, nel corso della tregua di 90 giorni, le trattative non dovessero andare a buon fine, il presidente Usa ha ribadito che procederà con il suo precedente piano – che sarebbe dovuto entrare in vigore il primo gennaio 2019 – di aumentare le tariffe sui 200 miliardi di dollari dei prodotti cinesi importati negli Usa, facendole salire al 25% dall’attuale 10%.
Il presidente, secondo quanto ha riferito il Washington Post, avrebbe anche minacciato di estendere i dazi a tutte le importazioni statunitensi dalla Cina, relative ad altri 267 miliardi di dollari di beni. Una minaccia, però, della quale non si fa menzione nel resoconto dei colloqui tra i due leader diffuso dalla Casa Bianca. Intanto la Cina ha assicurato il suo sostegno agli sforzi del presidente americano per un nuovo incontro con il leader nordcoreano Kim Jong-un, che dovrebbe avvenire a gennaio o febbraio, ha annunciato lo stesso Trump.