Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Cronaca - 2 Dicembre 2018
Milano, in migliaia per dire no al centro per i rimpatri di via Corelli: “Governo razzista, non si torni indietro di 100 anni”
Migliaia di cittadini in piazza per protestare contro il decreto Sicurezza e l’istituzione dei Cpr. Associazioni cattoliche e laiche, collettivi politici e anarchici, privati cittadini e gruppi sociali, si sono ritrovati insieme in piazza Piola a Milano, per poi dare vita al corteo che li ha portati fino a via Corelli, sede del centro di accoglienza per richiedenti asilo che sarà trasformato in Cpr (centro per il rimpatrio).
Slogan e canti hanno portato i manifestanti a contestare il ministro dell’interno Salvini e, con lui, tutto l’esecutivo, colpevole, secondo i presenti, di alimentare un clima di tensione, odio sociale e razzismo nel nostro paese.
Nutrita, ovviamente, la presenza di stranieri, extracomunitari e non, che si sono uniti agli italiani in un fiume di persone deciso a sostenere i valori dell’integrazione e dell’accoglienza.
“Razzista è il governo di Salvini, non gli italiani, non mi permetterei mai di dirlo” – ci racconta un richiedente asilo – “ma non possiamo tornare indietro di cento anni.”