Viktor Orban ha vinto il braccio di ferro. La Central European University fondata da George Soros trasferisce le sue attività principali da Budapest a Vienna. “La Ceu è stata espulsa – ha scritto il presidente Michael Ignatieff in una dichiarazione pubblicata sul sito dell’ateneo – Un’istituzione americana è stata cacciata da un paese che è alleato della Nato. Un’istituzione europea è stata estromessa da un paese membro dell’Ue”.
L’università, fondata nel 1991 e accreditata negli Stati Uniti e in Ungheria, accoglie 1200 studenti tra master e PhD in materie umanistiche, scienze sociali, giurisprudenza, finanza. Il trasferimento arriva dopo i contrasti con il governo di Orban, che ha individuato nel miliardario di origine ungherese un nemico e ha varato norme apparentemente finalizzate ad ostacolare l’attività dell’università. Questo trasferimento, previsto da settembre, riguarderà i corsi internazionali, fiore all’occhiello dell’università. Orban, come è noto, ha ripetutamente accusato Soros di implementare un’agenda con l’obiettivo di favorire il massiccio ingresso di migranti islamici in Europa.
A partire da settembre 2019, la Ceu varerà a Vienna attività accademica in grado di garantire un’istruzione adeguata agli standard americani. Il campus di Budapest continuerà a funzionare come ateneo ungherese “fino a quando sarà possibile”, ha chiarito Ignatieff. “Negli ultimi 20 mesi -ha aggiunto- la Ceu ha compiuto tutti i passi necessari per adeguarsi alle leggi ungheresi ma il governo ha chiarito che non ha intenzione” di garantire le operazioni a lungo termine dell’università a Budapest. “Il governo ha compiuto un’ingiustizia nei confronti dei propri cittadini, centinaia di ungheresi che lavorano e studiano alla Cue, migliaia di studenti ungheresi e le loro famiglie”.