Toh chi si rivede: Maggie Gyllenhaal! L’ex Secretary, che comunque nella serie The Deuce si è recentemente comportata davvero bene, si ritaglia un ruolo straordinario da protagonista in Lontano da qui (The Kindergarten Teacher), film in uscita nelle sale italiane il 13 dicembre.
Lisa Spinelli, maestra d’asilo quarantenne di Staten Island, va a lezione di poesia durante la sera, tiene i suoi mediocri haiku nel cassetto e sul quadernetto. Una vita apparentemente convenzionale e serena che viene folgorata da un lampo: ascolta casualmente un bimbo della sua classe che sta declamando alcuni versi davvero suggestivi. Senza troppo chiedere permesso se li scrive su un foglio, li legge al marito, li porta al corso serale condotto dal bell’insegnante (Gael Garcia Bernal) e in qualche modo se ne impossessa come fossero suoi.
Allo stesso tempo prende sotto la sua ala protettiva il bimbo confondendo però la funzione di mentore a quella di manipolatrice. Davvero un intrigante e finissimo ritratto di un’ossessione intima rovinosa, costruito dalla regista Sara Colangelo a partire dal romanzo dello scrittore israeliano Nadav Lapid. Lontano da qui è anche un ritratto a tutto tondo costruito attorno alla performance d’attrice, al viso imperturbabile e triste della Gyllenhall, al suo insinuarsi candido e sinistramente sordido nelle attitudini poetiche del suo alunno, anche quando – e la sequenza è apparentemente buffa quanto inquietante – abbandona il sesso sul divano col marito per correre al telefono e trascrivere le poesie del piccolo. Verrebbe da dire che la Gyllenhaal merita un Oscar. Nel frattempo non perdetevi il film.